Ricordo di Barbara Capovani, un anno dopo la sua morte

Barbara Capovani, ex coordinatrice del servizio psichiatrico del Santa Chiara, è stata una figura di spicco nel campo della psichiatria. Nonostante fosse consapevole dei rischi associati al suo ruolo, non ha mai esitato a mettersi in prima linea per la cura dei pazienti psichiatrici. La sua morte, avvenuta il 23 aprile 2023 per mano di un paziente, ha lasciato un vuoto incolmabile nel settore.

Una personalità dirompente

Capovani era nota per la sua personalità forte e dirompente. Non aveva paura di sfidare se stessa e gli altri, e la sua missione era sempre stata quella di curare i malati psichiatrici. Nonostante fosse consapevole dei rischi, la sua preoccupazione principale era per i suoi colleghi, in particolare per gli infermieri.

Un ricordo indelebile

A un anno dalla sua morte, la presidente eletta della Società italiana di psichiatria (Sip), Liliana Dell'Osso, la ricorda come una psichiatra infaticabile e appassionata. Secondo Dell'Osso, Capovani gestiva ogni situazione in modo competente e rassicurante, trovando sempre la soluzione migliore per tutti.

Un tributo alla sua memoria

In ricordo di Capovani, il 20 aprile gli psichiatri di tutta Italia hanno indossato una fascia nera al braccio durante il loro turno in ospedale e ambulatorio. Questo gesto simbolico è stato un modo per dire 'no' alla violenza contro i medici e per onorare la memoria di Capovani.

La rabbia e il dolore

Nonostante il tempo trascorso, la sorella dell'ex marito di Capovani esprime rabbia e dolore per la sua perdita. Secondo lei, non è cambiato nulla da quando Barbara è morta. Questa affermazione sottolinea la necessità di maggiori misure di sicurezza per i medici che lavorano in ambito psichiatrico.

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