Gli USA starebbero valutando una mossa durissima contro Huawei

Oggi, invece, vi segnaliamo una voce riportata da Reuters, attribuita a fonti bene informate, che anticipa una possibile svolta nella situazione USA – HuaweiCina.

Per il momento né il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti né Huawei o TSMC hanno voluto rilasciare commenti su questa eventualità, quindi non ci resta che aspettare che la situazione si sviluppi.

Tra i fornitori coinvolti, come detto, ci sarebbe anche TSMC che, sebbene sia taiwanese, fa uso di tecnologia statunitense (TuttoAndroid.net)

Ne parlano anche altre testate

Il tribunale ha riscontrato che non esiste un diritto costituzionalmente garantito ad avere contratti con il governo federale. Il divieto d'acquisto è stato anche giustificato nel contesto di un'indagine del Congresso "su una potenziale minaccia alla sicurezza informatica della nazione", ha scritto il giudice Amos Mazzant. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Molti fornitori di Huawei hanno trovato escamotage per eludere il ban, utilizzando ad esempio succursali aperte al di fuori degli Stati Uniti. È tuttavia necessaria una modifica al Foreign Direct Product Rule, la normativa che regola la fabbricazione di prodotti stranieri con tecnologie statunitensi. (Webnews)

Il processo vedrà coinvolti Huawei e quattro sue filiali (ufficiali e non): Huawei Device Co. Mentre gli USA ingaggiano con Huawei questo complesso gioco al rinvio, il colosso di Shenzhen si è organizzato per affrontare l’entrata in vigore delle restrizioni americane. (Agenda Digitale)

Ai primi di febbraio, il governo britannico aveva respinto in buona parte gli inviti americani a escludere Huawei dalla partecipazione alla costruzione della nuova infrastruttura 5G. Anche svariati governi solitamente allineati agli Stati Uniti, come ad esempio quello dell’Estonia, continuano invece a mostrare resistenze, principalmente per la mancanza di alternative economicamente e tecnologicamente equiparabili a Huawei. (Altre Notizie)

Huawei da parte sua ha accusato gli Stati Uniti di aver tentato di farla fallire attraverso una restrizione "incostituzionale" al suo accesso al mercato americano. Il divieto è stato anche giustificato nel contesto di un'indagine del Congresso "su una potenziale minaccia contro la sicurezza informatica della nazione", ha scritto il giudice distrettuale Amos Mazzant. (La Stampa)

Ciò potrebbe significare che i produttori di componenti come TSMC, fornitore hardware di Apple, Qualcomm e Huawei, non sarebbero in grado di rifornire il gigante cinese. Gli Stati Uniti hanno inoltre “consigliato” ai propri alleati di non consentire alle apparecchiature Huawei l’accesso alle reti 5G, sostenendo che la società di telefonia sia un rischio per la sicurezza nazionale. (Techradar)