Candida auris, Bassetti: "Brutta bestia, fare molta attenzione"

La Sicilia SALUTE

Adnkronos “Come Sita, la Società italiana di terapia antinfettiva – prosegue – stiamo facendo questo: abbiamo un sistema di sorveglianza e un registro di queste infezioni”. A preoccupare, spiega Bassetti, è il fatto che “la Candida auris è resistente a moltissimi farmaci anti-fungini di primo livello, le infezioni possono essere molto gravi fino alla setticemia e la mortalità è piuttosto elevata, dal 30-40% fino al 50%. (La Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), oggi a Roma, a margine dell'incontro 'We stand with public health: a call to action for infectious disease', organizzato insieme alla Società italiana di medicina generale e cure primarie (Simg), commentando l'allarme, negli Usa, su questo fungo. (Tiscali Notizie)

"Il rapido aumento e la diffusione geografica dei casi è preoccupante e sottolinea la necessità di una sorveglianza continua, capacità di laboratorio ampliata, test diagnostici più rapidi e rispetto delle misure che si sono dimostrate efficaci per la prevenzione e il controllo delle infezioni", ha spiegato l'epidemiologa dei Cdc, Meghan Lyman, prima autrice dell'articolo. (Today.it)

La Candida auris “è un fungo che conosciamo. E’ presente in Italia dal 2019. E’ molto resistente a tutti gli antifungini che abbiamo. E’ un fenomeno di estrema preoccupazione perché questo è il grande problema globale: la comparsa di germi resistenti a tutti gli antimicrobici che abbiamo“. (MeteoWeb)

COPYRIGHT LASICILIA.IT L'allarme dei Cdc, nel 2021 triplicate infezioni resistenti (La Sicilia)

E' fondamentale sorvegliare, evitando di commettere gli errori del passato". Sta aumentando in maniera significativa in tutto il mondo, compresa anche l'Italia, e con il Covid la crescita è diventata impressionante. (Today.it)

COS'È – "Candida auris è un fungo isolato per la prima volta nel 2009 in Giappone dall’orecchio (in latino “auris”) di una donna – si legge sul sito – tuttavia il primo isolato ad oggi noto risale al 1996 identificato retrospettivamente in una raccolta di campioni coreani. (TheSoundcheck)