Conte: «In Calabria serve fronte ampio del centrosinistra con il M5s»

Corriere della Calabria INTERNO

«In Calabria “per battere il centrodestra dobbiamo offrire qualcosa di più per il risveglio e il riscatto.

La prossima settimana, il segretario Pd Enrico Letta e il leader designato del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte hanno annunciato una comune sortita in Calabria.

Dobbiamo valorizzare le energie della Calabria in un campo ampio. di centrosinistra dove ci sarà anche il M5s come pilastro».

Lo ha detto Giuseppe Conte a “Mezz’ora in più”, su Rai Tre. (Corriere della Calabria)

Ne parlano anche altri media

Le principali difficoltà nascono dalla condivisione di ruoli e rapporti politici all’interno del Movimento: con Di Maio e Grillo presenti l’autonomia decisionale di Conte appare compromessa e limitata. (Il Primato Nazionale)

Adesso sta lavorando sulla struttura, sul meccanismo che regolerà la vita del M5s. A Roma (dove, ha ribadito, non correrà per le suppletive), "prospetto una vittoria della Raggi" ha detto Conte e, in caso di ballottaggio col centrodestra: "Confido che il Pd possa appoggiarci". (Giornale di Sicilia)

Questi documenti saranno votati e se saranno approvati si passerà agli organi conseguenti. E ci sarà la figura del nuovo leader politico. (L'Unione Sarda.it)

Insieme al Partito democratico abbiamo costruito le premesse per avere un candidato comune, espressione della società civile” In Calabria “per battere il centrodestra dobbiamo offrire qualcosa di più, in Calabria dobbiamo offrire qualcosa per il risveglio e il riscatto. (Zoom24.it)

Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte intervenuto alla trasmissione ‘Mezz’ora in più’ su Rai3. “Sul limite dei due mandati mi assumerò la responsabilità di formulare una proposta, nel quadro della ragionevolezza, e poi coinvolgeremo gli iscritti”. (L'HuffPost)

Stando all'ultimo sondaggio Ipsos di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera, il premier vola nel gradimento personale. Il confronto tra chi rivestiva le omologhe cariche fino a febbraio, vale a dire l'ex premier Giuseppe Conte e il commissario Domenico Arcuri, risulta dunque oggi ancora più impietoso. (Liberoquotidiano.it)