Pianura Padana in coda alla classifica delle zone con il clima peggiore

CremonaOggi INTERNO

La Pianura Padana figura in coda alla classifica con il peggior clima in Italia, emerge dall’analisi pubblicata dal Sole 24Ore sui dati di 3bmeteo che hanno preso in esame il trend degli ultimi 10 anni. Negli ultimi dieci posti della classifica si incontrano molti dei capoluoghi del bacino padano: tra cui Alessandria, 106esima; Pavia, 105; Cremona, 104; Piacenza, 102; Lodi,101; Asti 100; Ferrara, 99. (CremonaOggi)

Su altri giornali

Una classifica generale affatto buona, almeno per chi vive da queste parti, e alcuni ‘record’ – uno su tutti, quello per la maggiore frequenza media annua di ondate di calore (temperatura di 30°C e più per almeno tre giorni consecutivi) – che danno l’idea di come i cambiamenti climatici, che colpiscono su scala globale, anche a Terni abbiano prodotto i loro effetti ‘nefasti’, in relazione agli altri capoluoghi di provincia italiani. (umbriaON)

Il clima di Terni è quello che è, lo sappiamo benissimo noi che ci abitiamo. Soprattutto d’estate si schiatta dal caldo. (Terni in rete)

Nell’annuale classifica stilata dal Sole 24Ore sulla base di dieci parametri meteo messe peggio ci sono soltanto Belluno e Alessandria. PAVIA. (La Provincia Pavese)

Le posizioni dall’84esimo posto in giù sono occupate da Monza Brianza, Brescia, Milano e Bergamo: una dietro l’altra. Nella classifica sull’indice del clima - stilata e pubblicata dal quotidiano il Sole 24 Ore sulle città capoluogo con il miglior clima in Italia - quelle della Lombardia sono tutte posizionate nei gradini più bassi della graduatoria, con Lodi addirittura al posto numero 101 su 107 capoluoghi. (Il Cittadino)

– Se c’era bisogno, adesso ci sono anche i dati scientifici a confermare che anche in Umbria fa più caldo da qualche anno a questa parte: a Perugia in dieci anni l’aumento medio è stato di 0,64 gradi, mentre a Terni le cose vanno molto peggio, dato che in quei dieci anni il termometro ha subìto un aumento di 2,37 gradi. (LA NAZIONE)

(Adnkronos) – “La crisi del mar Rosso è uno dei grandi shock che hanno interessato il sistema portuale in generale e quello veneto in particolare”. Ad affermarlo in un’intervista all’Adnkronos è il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio facendo il punto sulle ricadute della crisi del Mar Rosso. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)