Cuba: continua a bruciare a Matanzas il deposito di petrolio. Mons. Aranguren (presidente vescovi), “vicinanza e preghiera per chi soffre”

Servizio Informazione Religiosa ESTERI

Sulla catastrofe, ieri, ha emesso una breve nota il presidente della Conferenza dei vescovi cattolici di Cuba (Cocc), mons. Emilio Aranguren, vescovo di Holguin.

Un fulmine ha colpito un enorme deposito di petrolio e finora l’incendio è apparso indomabile.

Oggi, in modo particolare, per coloro che soffrono a causa dell’incendio nella base petrolifera di Matanzas”.

Prosegue la nota della Cocc: “Preghiamo con fiducia in Dio e facciamolo per coloro che, in vari modi, stanno soffrendo”

Il presidente, Miguel Díaz-Canel, ha ringraziato i governi di Venezuela, Russia, Nicaragua, Argentina e Cile, che “hanno prontamente offerto aiuti”. (Servizio Informazione Religiosa)

Su altri media

Il bilancio al momento resta di un morto accertato, un vigile del fuoco di 60 anni, mentre altri 16 restano dispersi. Ieri sulla zona sono intervenuti diversi elicotteri ma non sono riusciti ad avere ragione delle fiamme, mentre l'incendio ha abbattuto ben tre serbatoi di carburante. (La Sicilia)

La tanica conteneva 50mila metri cubi di greggio. È successo nella città di Matanzas: la tanica conteneva 50mila metri cubi di greggio. (LaPresse) Un fulmine ha colpito un serbatoio di petrolio nella città di Matanzas, a Cuba, provocando quattro esplosioni e ferendo almeno 49 persone, due delle quali gravi. (Corriere TV)

Stando all'ultimo aggiornamento arrivato alle ore 5 italiane di oggi, domenica 7 agosto, ci sarebbero almeno un morto, 121 feriti e 17 persone disperse. Un responsabile dell'impresa statale petrolifera ha fatto sapere che quello che va avanti da venerdì 5 agosto è il più grande incendio che si sia registrato nell'isola del Sud America (Corriere dell'Umbria)

Sulla zona sono intervenuti diversi elicotteri ma non sono riusciti ad avere ragione delle fiamme, mentre l'incendio ha devastato non meno di tre serbatoi di carburante Non è ancora sotto controllo l'enorme incendio scoppiato lo scorso 5 agosto in un deposito di carburante a Cuba, vicino alla località di Matanzas (RSI.ch Informazione)

Il secondo serbatoio conteneva 52’000 metri cubi di olio combustibile». Secondo quanto riferito dalle autorità cubane a far esplodere il deposito sarebbe stato un fulmine che secondo il giornale del regime cubano Granma «avrebbe causato un guasto nel sistema del parafulmine che non ha resistito alla potenza della scarica elettrica». (Panorama)

Le 17 persone scomparse sono vigili del fuoco «che si trovavano nella zona più vicina all’incendio», ha spiegato Wong, quando è avvenuta l’esplosione Cinque feriti sono in condizioni critiche, tre in gravissime condizioni e 28 gravemente feriti, secondo un ultimo rapporto comunicato sull’account Twitter della presidenza. (Corriere della Calabria)