No Green Pass, in migliaia a Milano: 'Trieste chiama noi rispondiamo'. E il traffico va in tilt

Repubblica TV INTERNO

di Andrea Lattanzi e Daniele Alberti

Più di 5.000 persone stanno sfilando in centro a Milano contro il Green Pass.

All'altezza di Porta Venezia il lungo corteo si è fermato all'incrocio per bloccare il traffico.

"Trieste chiama Milano risponde" è uno dei cori più cantati dai partecipanti.

Disagi per gli automobilisti, bloccati per più di mezz'ora.

(Repubblica TV)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dalla Mirafiori di Torino al porto di Palermo, l’introduzione dell’obbligo di Green Pass per tutti i lavoratori non ha creato particolari problemi. Sciopero dal 15 al 20 ottobre 2021, la prima giornata di entrata in vigore del certificato verde Covid 19 non ha fatto registrare particolari problemi di ordine pubblico, né tanto meno la ‘paralisi’ tanto temuta. (Scuolainforma)

I lavoratori portuali del porto di Trieste, rappresentanti dal Clpt, Coordinamento lavoratori portuali Trieste, hanno annunciato che il blocco potrà andare avanti a oltranza se non ci sarà una modifica delle misure. (Money.it)

Stiamo creando un coordinamento nazionale con loro, con a fianco un coordinamento lavoratori portuali. (Nordest24.it)

La violenza mediatica contro quel plotone di lavoratori è devastante, grande come il coraggio di questi italiani che non si arrendono Ogni gesto, anche il più insignificante, ogni pretesto, viene colto al volo per screditare, dividere, indebolire la resistenza dei portuali. (Il Giornale di Udine)

“Questa prima battaglia l’abbiamo vinta, dimostrando la forza e la determinazione dei lavoratori portuali e di tutti coloro che li hanno affiancati e sostenuti nella difesa della democrazia e della libertà individuale”, ma occorre “fare un passo in avanti assieme alle migliaia di persone e gruppi con cui siamo entrati in contatto in questi giorni”, dunque “da domani torniamo al lavoro – chi può – (per i portuali dal primo turno di lavoro del 17/10/2021) ma non ci fermiamo”. (Udine20 2020)

La replica: “I controlli non spettano a noi”. «Abbiamo predisposto la copertura delle spese del tampone e molti nostri lavoratori stanno andando a farlo nell’ambulatorio predisposto. La cosa in cui confidiamo è che al momento della chiamata il lavoratore ci dica di non avere il Green pass e a quel punto viene messo in assenza giustificata come previsto dalle norme nazionali (Il Piccolo)