Bari, addio a Gianni Colajemma: fiori e messaggi davanti al teatro Barium

La notizia della morte dell’attore e regista barese Gianni Colajemma, arrivata tristemente nella mattinata di ieri, ha sconvolto la città di Bari.

Grazie a tutti per i messaggi e la grande vicinanza alla nostra famiglia.

Il Covid se l’è portato via a 62 anni e in tanti hanno deciso di dedicargli un ultimo saluto lasciando fiori e messaggi all’ingresso del teatro Barium, fondato proprio da Colajemma, in via Pietro Colletta (Telebari srl)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Ciao Gianni e grazie per la disponibilità che mi hai sempre garantito quando ti ho coinvolto in progetti di solidarietà verso le persone più fragili… – ha scritto la Perricci – io ti chiamavo e tu c’eri, pronto a regalare un sorriso… e con quel sorriso voglio continuare a ricordarti! È con queste parole che, attraverso un post su Facebook, l’Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Monopoli Rosanna Perricci esprime il proprio cordoglio per la morte di Gianni Colajemma, stroncato dal Coronavirus. (The Monopoli Times)

Gianni Colajemma. Gianni Colajemma debutta al Teatro Piccinni di Bari nel 1977 con "Quei giorni del '43" di G. Pesola. Nel 1991, per la sede regionale della Rai, interpreta lo sceneggiato radiofonico di V. (TGR – Rai)

Che tristezza, Gianni, pensare che non ci sarà più la tua comicità, la tua ironia dissacrante a farci ridere un po' di più ed a darci la prospettiva di un domani differente, dove tutto è importante, ma nulla è essenziale. (GiovinazzoViva)

Deve tenersi stretta la terza posizione e sfruttare l'esperienza ai playoff di chi li ha già disputati l'anno scorso. I problemi che ha sono di natura mentale perché dal punto di vista tecnico la forza dei baresi non si discute (BARI CALCIO)

Bari perde la risata calda e profonda di Gianni Colajemma, perde uno degli attori che hanno fatto la storia della comicità e del teatro popolare barese” scrive su facebook il sindaco di Bari, Antonio Decaro. (StatoQuotidiano.it)

(foto facebook Pinuccio Sinisi) Non so’ vvist na cart ‘nderr.” Gianni ci lascia un teatro sempre pieno. (Borderline24.com)