Voto alla cieca sul Def. L’Italia verso un lungo percorso di austerità

il manifesto INTERNO

Il Def arriva in Parlamento e supera a vele spiegate la prova del voto. Un voto alla cieca. La scatola è vuota per metà e quel che manca è proprio quel che più conta: quanto e come il governo può spendere, la parte programmatica. L’altra metà, il versante tendenziale, dovrebbe essere un’istantanea della situazione attuale, ma la foto è ritoccata, il quadro esce falsato. Prevede una crescita ridotta all’1% dal precedente 1,2%, per essere «prudenziali». (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

Via libera del Parlamento al Def. Nelle Aule di Camera e Senato sono state approvate le risoluzioni di maggioranza, in linea con le scelte del governo. A Palazzo Madama i voti favorevoli sono stati 96, i voti contrari 66 e gli astenuti 2. (Trentino)

La risoluzione è passata con 197 voti favorevoli. La Camera dei Deputati ha approvato la risoluzione della maggioranza sul Documento di Economia e Finanze presentato dal Governo. (Corriere TV)

Il decreto è arrivato per la prima volta alla Ragioneria generale dello Stato lunedì, meno di ventiquattr’ore prima del momento in cui avrebbe dovuto essere approvato in Consiglio dei ministri. Conteneva misure che avrebbero comportato dei costi per lo Stato, come lo sgravio una tantum sulle tredicesime dei dipendenti dai redditi più bassi, ma nessuna loro quantificazione. (Corriere della Sera)

Il Parlamento approva il Def, soddisfatto Giorgetti: “Continueremo a conciliare maternità e lavoro” di Vittorio Di Mambro Rossetti, Mirko Gabriele Narducci e Nadia Cozzolino (Dire)

(Alexander Jakhnagiev) (ilGiornale.it)

Il governo politico non ha una politica economica”. In seduta quasi contemporanea, Camera e Senato sono state chiamate a discutere e votare le risoluzioni sul Documento di economia e finanza. (Partito Democratico)