L'approvazione del Def 2024: un passo avanti per l'economia italiana

Il decreto è stato presentato alla Ragioneria generale dello Stato per la prima volta lunedì, meno di 24 ore prima di essere approvato in Consiglio dei ministri. Conteneva misure che avrebbero comportato dei costi per lo Stato, come lo sgravio una tantum sulle tredicesime dei dipendenti con redditi più bassi, ma non era presente alcuna quantificazione.

Misure senza copertura

Il decreto avrebbe dovuto essere approvato senza aver individuato le coperture, e senza neppure un'idea delle coperture necessarie: gli oneri, semplicemente, non erano stimati. Questo ha portato a un voto alla cieca sul Def, spingendo l'Italia verso un lungo percorso di austerità.

Il Def arriva in Parlamento

Il Def è arrivato in Parlamento e ha superato la prova del voto. Tuttavia, la scatola era vuota per metà e mancava proprio la parte più importante: quanto e come il governo può spendere, la parte programmatica. L'altra metà, il versante tendenziale, dovrebbe essere un'istantanea della situazione attuale, ma la foto è ritoccata, il quadro esce falsato. Prevede una crescita ridotta all'1% dal precedente 1,2%, per essere "prudenziali".

Approvazione del Def e soddisfazione di Giorgetti

Il Parlamento ha approvato il Def, e Giorgetti si è detto soddisfatto: "Continueremo a conciliare maternità e lavoro". Camera e Senato hanno approvato nel pomeriggio le risoluzioni di maggioranza al Documento di Economia e Finanza 2024. Questo rappresenta un passo avanti significativo per l'economia italiana, nonostante le sfide che si profilano all'orizzonte.

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