Nordio fischiato a Treviso durante cerimonia 25 aprile in piazza

Nordio fischiato a Treviso durante cerimonia 25 aprile in piazza
Il Messaggero Veneto INTERNO

Fischi e 'buuh' di disapprovazione sono stati indirizzati al ministro della giustizia Carlo Nordio durante il discorso che stava svolgendo in piazza a Treviso per la festa del 25 aprile. Il ministro aveva iniziato da poco a parlare, affrontando il tema caldo di queste ore, sostenendo che la richiesta di dirsi antifascisti "è una domanda retorica, perchè avendo noi giurato fedeltà sulla Costituzione - ha sottolineato - è ovvio che siamo antifascisti". (Il Messaggero Veneto)

La notizia riportata su altre testate

Un’ondata di fischi e “buuu” di disapprovazione ha accolto queste parole pronunciate a Treviso dal ministro della Giustizia Carlo Nordio (eletto in Parlamento con Fratelli d’Italia), nel suo discorso per le celebrazioni del 25 aprile in piazza Indipendenza. (Il Fatto Quotidiano)

Il ministro aveva iniziato da poco a parlare, affrontando il tema più caldo di queste ore, sostenendo che la richiesta di dirsi antifascisti «è una domanda retorica, perché avendo noi giurato fedeltà sulla Costituzione - ha sottolineato - è ovvio che siamo antifascisti». (L'Unione Sarda.it)

Nel 2023 Mattarella definì l’Italia «una Repubblica fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista». (Corriere della Sera)

Il 25 Aprile a Treviso, Nordio fischiato: «La richiesta di dirsi antifascisti? Retorica, abbiamo giurato sulla Costituzione»

Il ministro aveva iniziato da poco a parlare, affrontando il tema più caldo di queste ore, sostenendo che la richiesta di dirsi antifascisti "è una domanda retorica, perchè avendo noi giurato fedeltà sulla Costituzione - ha sottolineato - è ovvio che siamo antifascisti" (Sky Tg24 )

Il ministro aveva iniziato a parlare da poco quando il suo discorso commemorativo è stato interrotto dai fischi e dai "buuh" di disapprovazione di coloro che gli chiedevano di dichiarare pubblicamente se fosse antifascista. (ilGiornale.it)

Il ministro aveva iniziato da poco a parlare, affrontando il tema più caldo di queste ore e sostenendo come la richiesta di dirsi antifascisti fosse «una domanda retorica, perché avendo noi giurato fedeltà sulla Costituzione - la sottolineatura dell'ex magistrato - è ovvio che siamo antifascisti». (Corriere)