Guerra in Ucraina, ultime notizie di oggi: le bombe a grappolo, i timori Usa e la formula di pace

Virgilio Notizie ESTERI

La guerra in Ucraina è arrivata al 290esimo giorno. Il presidente russo Vladimir Putin, nelle scorse ore, ha riferito che è “inevitabile un accordo”. Lo ‘Zar’ è anche tornato ad accusare l’Occidente. “Ha trasformato l’Ucraina in una colonia”, la tesi sostenuta dal numero uno del Cremlino. Nel frattempo Mosca continua a usare la linea dura contro oppositori e dissidenti: Ilja Jashin è stato condannato a otto anni e mezzo di reclusione per aver diffuso, secondo il Cremlino, “false informazioni” sull'”operazione militare speciale”. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

“Immaginiamo che Putin prenda un raffreddore e muoia o che accidentalmente cada dalla finestra e muoia, la guerra andrebbe avanti?”, ha chiesto l’intervistatore a Zelensky. Le parole del presidente ucraino, intervistato da David Letterman nella metro di Kiev. (LaPresse)

– foto Agenziafotogramma.it –. (ITALPRESS) Così il presidente del Movimento Cinquestelle, Giuseppe Conte, nel corso delle dichiarazioni di voto sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera dei deputati in vista della riunione del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre. (Sardegna Reporter)

Attualmente infatti la situazione non è soddisfacente anche perché sono indispensabili strutture di supporto esterne, specialmente per chi ha problemi psichici”. (Sardegna Reporter)

Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rispondendo a una domanda dello showman americano David Letterman, che lo ha intervistato in una puntata speciale del suo programma su Netflix My Guest Needs No Introduction (“Non c’è bisogno di presentazioni”). (Open)

Lo sostiene il leader ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato da David Letterman per il programma Netflix 'Non c'è bisogno di presentazioni', girato nella metro di Kiev e in cui si sentono i rumori di sirene e treni. (Corriere dell'Umbria)

Papa Francesco in un'intervista a 'The Jesuit Review' aveva definito i soldati ceceni e buriati "i più crudeli". (LaPresse)