Addio a Milva, la Rossa della lirica e del pop

Milva viveva nella sua casa di via Serbelloni, pieno centro di Milano, con la figlia, Martina Corgnati, critica d’arte e la segretaria Edith.

Prediletta da Strehler e Piazzolla, Battiato e Vangelis, Berio e Morricone, perennemente divisa tra musica e teatro, aveva abbandonato le scene nel 2010.

Conosciuta anche come ‘Milva la Rossa’, (dalla cui chioma Enzo Jannacci aveva tratto una canzone, poi dedicatale), in 50 di carriera era riuscita a passare dal pop alla musica lirica, nonché dall’Italia a Francia, Giappone, Corea del Sud, Grecia, Spagna e Sudamerica. (ticinolive)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Non è un segreto: ho preso il Covid ed ero in ospedale. L’ ultima volta che ho sentito Milva ero ricoverata. (La Stampa)

Viene inquadrata di spalle, i capelli rossi sulle spalle e un foglio scritto tra le mani. “Cari amici andrà tutto bene”. Vostra Milva Milva sceglie di non cantare ma lascia negli ultimi fotogrammi del video un messaggio di speranza. (iCrewPlay.com)

Non a caso, Milva, insieme ad Heather Parisi, condusse “Al Paradise”, ultimo canto del cigno del varietà in grande stile, firmato da Antonello Falqui. Ieri è uscita di scena come le grandi dive, vivendo gli ultimi istanti con l’amatissima figlia, l’affetto più grande, e la sua segretaria – ufficio stampa (UnfoldingRoma)

Milva, morta a 81 anni, è stata una grande interprete della musica colta e d’autore. Se a Sanremo Milva porta una produzione musicale più popolare, parallelamente pubblica lavori di maggior spessore, di indirizzo più colto e impegnato, grazie ad un accordo con la case editrice Ricordi (Il Digitale)

Fu una serata indimenticabile, Milva cantò i brani più importanti, tra cui "Alle 5. "Era l’8 febbraio del 1964, al veglionissimo a Pontefelcino, in provincia di Perugia, organizzato dalla locale società sportiva abbiamo, con il nostro complesso "I Nomadi PS", accompagnato Milva. (il Resto del Carlino)

Fra le artiste italiane più versatili, capace di spaziare dalla musica al teatro, dal Festival di Sanremo alle tournée, da Brecht a Battiato, è ricordata anche dalle voci bresciane che l’hanno sempre considerata «un’icona intoccabile, un punto di riferimento per arte e talento. (Brescia Oggi)