Parco archeologico di Pompei: scoperti nuovi ambienti arredati nell'area del Regio V

Secolo d'Italia INTERNO

Ma anche oggetti meno documentati come un prezioso bruciaprofumi decorato e il gruppo unico di sette tavolette cerate raccolte da un cordino, di cui è stato possibile realizzare un calco.

Nuova scoperta nel parco archeologico di Pompei, nell’area nord della Regio V, uno dei grandi quartieri della città antica: piccoli ambienti arredati sono stati rinvenuti attorno al sontuoso larario con raffigurato un “giardino incantato”, già scavato nel 2018 nel corso di interventi di manutenzione dei fronti di scavo. (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altri media

Pompei ci regala una nuova bellissima scoperta. Stavolta gli archeologi hanno portato alla luce un ambiente modesto, che mette in risalto quale fosse la vita del ceto medio. (ilGiornale.it)

(Agenzia Vista) Napoli, 06 agosto 2022 Le immagini dell'ultimo ritrovamento a Pompei. Si tratta di un armadio rimasto chiuso per duemila anni con tutto il suo corredo di stoviglie appartenente a una famiglia del ceto medio. (ilGiornale.it)

La vita immobile di Pompei riaffiora alla luce, con gli ultimi istanti di vita ‘fotografati’ negli arredi sconquassati dall’eruzione del 79 d.C. Ma anche oggetti meno documentati come un prezioso bruciaprofumi decorato e il gruppo unico di sette tavolette cerate raccolte da un cordino, di cui è stato possibile realizzare un calco (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Tutto ciò consente di immaginare gli ultimi istanti di vita dei pompeiani, fotografati negli arredi sconquassati dall’eruzione del 79 d. GLI ARREDI DEL LARARIO: L’ULTIMA SCOPERTA DEL GRANDE PROGETTO POMPEI. (Artribune)

A Pompei scoperta casa del ceto medio: piatti e bicchieri nell’armadio chiuso da 2mila anni Scoperta a Pompei, nella Regio V, una casa appartenuta a una famiglia del ceto medio: nell’armadio, chiuso da 2mila anni, trovate le stoviglie. (Fanpage.it)

Pompei «non smette di stupire», commenta il ministro della Cultura Dario Franceschini. Ancora di più, forse, con questo squarcio su una quotidianità più modesta eppure a tratti, incredibilmente attuale (Avvenire)