Rai, le nomine dell'ad Salini per i direttori di Rete

(Foto Fotogramma). Sono arrivati ai consiglieri, a quanto apprende l'Adnkronos, i nomi proposti dall'ad Rai Fabrizio Salini per le nomine di direzioni di Rete e Generi.

Stefano Coletta è proposto per la direzione di Rai1 e per la Direzione del genere 'Prime Time'; Ludovico Di Meo per Rai2 e per la Direzione 'Cinema e Serie Tv'; Silvia Calandrelli è proposta per la direzione di Rai3 e per la direzione di genere 'Intrattenimento Culturale' che poi è di fatto l'attuale Rai Cultura; Angelo Teodoli per il Coordinamento dei Generi; Duilio Giammaria per la direzione Rai Documentari; Franco Di Mare per il Day Time; Luca Milani per Rai Kids; Eleonora Andreatta per la direzione del genere Fiction, un ruolo che già riveste da 8 anni, il numero massimo consentito dalle norme sulla job rotation recepite quest'estate dal Cda Rai. (Adnkronos)

Su altri giornali

Quattro mesi di rinvii e attese e oggi il cda di fatto dà un voto complessivo di sfiducia. Una situazione che anche gli storiografi delle faccende Rai stentano a rintracciare negli annali. (Corriere Delle Alpi)

Saperne di più è una tua scelta. (La Repubblica)

Ritengo che votare indistintamente e nel complesso tutto il pacchetto significherebbe valutare profili che meritano sostegno unitamente ad altri sui quali invece possono sussistere perplessità”. Stefano Coletta alla direzione di Rai1 e dell’Intrattenimento di prime time, Ludovico Di Meo alla guida di Rai2 e della direzione Cinema e serialità, Silvia Calandrelli a Rai3 e alla direzione Cultura. (L'HuffPost)

Dopo aver optato per il voto disgiunto, chiesto ieri dal consigliere Laganà, il consiglio di amministrazione ha espresso i propri pareri (non vincolanti) sulle proposte di nomina dell'ad Rai Fabrizio Salini. (Adnkronos)

Al momento c'è molta incertezza sull'esito. La Borioni potrebbe astenersi, nonostante ci siano due direttori (Coletta e Calandrelli) di area. (Leggo.it)

Ma non un Rossi qualsiasi che porta un cognome forse più diffuso tra gli italiani, ma Rossi Giampaolo, romano, classe 1966, consigliere d’amministrazione in quota Fratelli d’Italia e profondo conoscitore della tivù pubblica. (Lettera43)