Powell ammette: la recessione è possibile. Sentiment incerto nei mercati

Money.it ECONOMIA

La volatilità è destinata a continuare quando i mercati europei si apriranno.

Cosa ha detto Powell sulla possibile recessione. Un’altra giornata complessa e non proprio ottimista si affaccia sui mercati.

La riflessione è soprattutto sulla testimonianza di Powell al Senato Usa.

Il governatore ha affermato che gli Stati Uniti devono riportare l’inflazione elevata all’obiettivo del 2%

In audizione alla Commissione Bilancio del Senato, Powell ha parlato chiaramente dell’impegno della banca centrale per abbassare l’inflazione e riportare la stabilità. (Money.it)

La notizia riportata su altre testate

Da Jerome Powell sono arrivate risposte contrastanti, oggi replica. Alle 16:00 ci sarà una nuova audizione del presidente della banca centrale americana di fronte alla commissione finanze della Camera Usa. (Milano Finanza)

Durante la sua testimonianza davanti alla commissione per i Servizi finanziari della Camera, Powell ha detto che l'inflazione, negli Stati Uniti, "è la conseguenza di una domanda molto forte" e che la Fed "sta usando gli strumenti a disposizione" per frenarla. (ilmessaggero.it)

Acquisti anche sul reddito fisso, col rendimento del Treasury decennale che scende appena sopra il 3,1%. Invece, ha detto Halley, la risposta è stata contrastante poiché Powell "ha affermato, con molta forza, che l'inflazione vertiginosa deve essere domata". (Milano Finanza)

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La Banca centrale continuera' ad alzare i tassi d'interesse, ha ribadito, finche' l'inflazione non tornera' verso l'obiettivo del 2%. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones sale di 246,89 punti (+0,8%), lo S&P 500 guadagna 33,09 punti (+0,87%), il Nasdaq e' in rialzo di 118,33 punti (+1,05%) (Il Sole 24 ORE)

Rendimenti obbligazionari in deciso ribasso, dopo il discorso del presidente della Federal Reserve durante la giornata di ieri, nel quale, ha ribadito l’obiettivo di riportare l’inflazione vicina al livello obiettivo del 2%, indicando come i successivi rialzi dei tassi, probabilmente di 75 punti base, possano incrementare la probabilità di portare un’economia forte e ben posizionata come quella statunitense, in una fase di recessione; il prossimo step sarà un’ulteriore incremento dei tassi, dopo quello avvenuto la scorsa settimana, al fine di portare i tassi d’interesse vicino al livello neutrale del 2,5%. (Milano Finanza)