La Cina ritardò le informazioni sulla diffusione del Covid. L'Oms lo sapeva (ed era irritata)

L'HuffPost SALUTE

La Cina non avrebbe diffuso subito le informazioni sia sul genoma del virus sia sui primi pazienti, rendendo in questo modo difficile determinare la velocità di trasmissione del coronavirus.

La frustrazione dell’Oms era apparsa chiara nella seconda settimana di gennaio, prima dell’impennata di casi a Wuhan del 20 gennaio scorso.

L’assenza di informazioni aveva innervosito l’Oms già nei primi giorni di gennaio. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altre testate

E questo senza entrare nel merito dell’origine del coronavirus, visto che prende sempre più piede l’ipotesi dell’incidente in laboratorio. La mancanza di dati dettagliati sui pazienti colpiti in Cina ha anche reso più difficile stabilire la rapidità con cui il virus si stava diffondendo. (Il Primato Nazionale)

Tanto che i funzionari dell’Oms se ne lamentarono in privato, come rivela l’Associated Press citando materiale audio e documenti interni – | VIDEO Piero Chiambretti, la lettera commovente dopo il coronavirus: “Il ricovero d’urgenza, la morte di mia mamma, gli angeli che mi hanno salvato…” – GUARDA FUNZIONARI OSTACOLATI - Secondo l’Ap l’atteggiamento dell’Oms fu motivato da uno sforzo diplomatico per affrontare “un ferreo controllo sull’informazione” e “la competizione interna al sistema sanitario cinese” che avrebbero ostacolato i funzionari dell’Organizzazione. (OGGI)

Il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, fu quindi costretto a recarsi in Cina e il 30 gennaio l’organizzazione aprì finalmente all’emergenza mondiale. (Virgilio Notizie)

Da tempo gli Stati Uniti stanno chiedendo un’indagine su Pechino per verificare eventuali mancanze nella gestione dell’emergenza. NEW YORK (STATI UNITI) – Nessun appoggio a Pechino da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. (News Mondo)

Le nuove informazioni, ha spiegato ancora Ap, non intendono supportare nessuna delle due posizioni ma disegnerebbero la situazione in cui l’Oms stava tentando urgentemente di sollecitare più dati. (Sky Tg24 )

Ma la storia, ora, racconta qualcosa di molto diverso. «Una risposta rapida al nuovo coronavirus», avevano detto i suoi funzionari, ringraziando ripetutamente il governo cinese per aver condiviso la mappa genetica del virus "immediatamente", affermando il lavoro e l'impegno per la trasparenza. (Il Messaggero)