L'Italia indaga su Booking.com per "colossale" evasione fiscale - EURACTIV.com

BarSport.Net INTERNO

La piattaforma di prenotazione online Booking.com è sospettata di aver commesso un’evasione fiscale per oltre 153 milioni di euro, ha annunciato giovedì 10 giugno la Guardia di Finanza italiana a Genova.

Questo caso potrebbe diventare uno dei primi casi di evasione fiscale da parte della nuovissima Procura europea, che ha già contattato i colleghi italiani per sapere come procedere

Di conseguenza, l’IVA non è stata né dichiarata né pagata in Italia. (BarSport.Net)

La notizia riportata su altre testate

Booking avrebbe evaso oltre 150 milioni di euro in Italia. Su tale importo la società avrebbe dovuto procedere alla dichiarazione annuale Iva e versare nelle casse erariali oltre 153 milioni di euro di imposta. (TuttoTech.net)

Dall’esame dei documenti fiscali, dichiara la Guardia di Finanza, “è emerso come la società olandese era solita emettere fatture senza Iva applicando il meccanismo del c. Secondo gli investigatori, Booking avrebbe guadagnato dal 2013 al 2019 circa 700 milioni di euro su oltre 800mila transazioni. (L'Ecodelsud.it)

L’inchiesta sulla maxi evasione del sito di prenotazione hotel Booking. (Horeca News)

Dall’esame dei documenti fiscali controllati in tali occasioni, è emerso come la società olandese era solita emettere fatture senza I.V.A., applicando il meccanismo del c.d. “I Finanzieri del Comando Provinciale di Genova, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura delle Repubblica, hanno concluso una complessa attività di verifica fiscale nei confronti di una nota società con sede in Olanda, che ha permesso di disvelare una maxi evasione di oltre 150 milioni di euro di I. (iGizmo.it)

E’ invece emerso come la stessa non abbia nominato un proprio rappresentante fiscale, né si sia identificata in Italia e quindi presentato la relativa dichiarazione, pervenendo così alla totale evasione dell’imposta, che non è stata assolta né in Italia né in Olanda configurando, di conseguenza, il reato di omessa dichiarazione, di cui all’art (La Valle Dei Templi)

Ieri la procura della repubblica di Genova, con il procuratore aggiunto Francesco Pinto e il sostituto Giancarlo Vona, l’ha contestato alla società che dipende dalla Booking Holding che ha sede nel Connecticut negli Stati Uniti. (Il Manifesto)