Italia fragile, lo studio Ispra: in Abruzzo il 22,4% del territorio è a rischio frane “elevato”

Chiaro Quotidiano INTERNO

Ben 1.669 chilometri quadrati su una superficie totale di 10.831, in Abruzzo, si trova in un’area a pericolosità da frana “elevata e molto elevata”. È quanto emerge dallo studio dell’Ispra effettuato nel 2021. In termini percentuali, a rischio ci sarebbe il 15,4% del territorio regionale nel quale vive il 5,6% della popolazione abruzzese (73mila persone). Dopo la tragedia di Ischia, torna d’attualità la fragilità del territorio nazionale. (Chiaro Quotidiano)

Su altri giornali

Piuttosto si può parlare più in generale di un caso Italia. Le immagini di Ischia sono forti, raccontano di un territorio fragile, appeso alla potenza degli elementi. (ilgazzettino.it)

E tutto ciò nonostante l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) già dal 2018 avesse classificato l’isola come ad alto rischio di dissesto (Il Fatto Quotidiano)

Laura Berlinghieri Ispra: nella regione 2,5 milioni di persone vivono in luoghi che potrebbero essere allagati. «Le cause sono urbanizzazione, abbandono delle zone rurali e cambiamento climatico» (Il Mattino di Padova)

In Liguria, invece, la percentuale è del 12,73%. I dati arrivano dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale, ente controllato dal ministero dell’Ambiente che si occupa di predisporre le mappe di pericolosità da alluvioni e frane, nonché di pianificare gli interventi che servono per mitigare il rischio. (LA NAZIONE)

Giornata napoletana per il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. (ilmattino.it)

C’era una volta un piano per il dissesto idrogeologico, approvato per importanti stralci: aveva collegato un fondo nazionale di 8,5 miliardi ed era stato affidato a una struttura centralizzata a Palazzo Chigi chiamata «Italia sicura» che è stata la sola a mettere un po’ di ordine nel grande Far West della difesa del suolo in Italia. (Il Sole 24 ORE)