Vinitaly, mon amour – VINODABERE – Esperienze nel mondo del vino, della gastronomia e della ristorazione

Vinodabere INTERNO

Sia che lo si ami, sia che lo si odi, Vinitaly è sempre e comunque Vinitaly. Un appuntamento che si conferma centrale per il mondo del vino italiano. I dati ufficiali parlano di 97.000 presenze di cui 30.000 operatori stranieri da 140 paesi e 1200 top buyer da 65 paesi. E anche i riscontri degli espositori sono più che positivi. Non male per una fiera che tanti davano sull’orlo del baratro. Ma la di là dei numeri, Vinitaly è tante cose insieme, nello stesso tempo e nello stesso luogo: Fiera professionale dove si fanno affari, luogo di incontri e di relazioni, occasione di scoperte o di riscoperte e infine anche un po’ sagra di paese. (Vinodabere)

Su altri media

Il Carciofo di Cerda punta all’Igp, da oggi il Cynara Festival (Economia Sicilia)

Tra degustazioni, convegni, occasioni di incontro e conferenze, lo scorso 17 aprile si è chiusa la 56esima edizione del Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati che si è svolto a VeronaFiere. (Agronotizie)

WineNews saluta Vinitaly 2024, con qualche foto-ricordo dei tanti incontri “ad personam”, che abbiamo fatto per raccontare il mondo del vino italiano “day by day” nel più importante evento internazionale che ha riunito i protagonisti del settore a Verona. (WineNews)

Al Vinitaly protagonisti i produttori siciliani di Nino Amadore 19 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

I presupposti, in effetti, non erano dei migliori: il mondo del vino che osserva un calo dei consumi e l’erosione di una quota di mercato strappata via da nuove bevande alcoliche, sintomo di un cambiamento di gusti e di un cambio generazionale. (Gambero Rosso)

«Un successo oltre le previsioni, a conferma dell’ottimo lavoro svolto e delle eccellenze che il Lazio esprime». Il Lazio si è distinto sotto ogni punto di vista, con un padiglione che ha saputo catturare l’attenzione di tutti e con un settore vitivinicolo da prima fascia. (ciociariaoggi.it)