Gas: Germania, questo price cap scontenta tutti ma accordo possibile

LaPresse ECONOMIA

(LaPresse) – “E’ ovvio che la proposta della Commissione per il meccanismo di correzione del mercato non sarà approvata come adesso, perché tutti sono scontenti.

Lo ha detto il segretario di Stato del ministero federale dell’Economia e dell’azione per il clima della Germania, Sven Giegold, al termine del Consiglio Ue Energia

I buoni compromessi rendono tutti infelici ma questo compromesso rende tutti scontenti, anche se non è un vero compromesso. (LaPresse)

Su altre fonti

Il mancato accordo a livello UE per introdurre un cap al prezzo del gas è una indicazione negativa, ma attesa considerando che la proposta della Commissione è chiaramente troppo elevata, sostiene Equita. (Borse.it)

Itamar Ben-Gvir, leader del partito di estrema destra Jewish Power, sarà il prossimo ministro della sicurezza di Israele. Leggi anche: Israele: Netanyahu formerà un governo di estrema destra? (Periodico Daily)

Se noi prendessimo questa proposta di regolamento e la collaudassimo o se volessimo fare una simulazione su cosa è avvenuto durante l’estate, sarebbe inefficace. (ITALPRESS) – La fascia indicata da Bruxelles per il price cap “non funziona, è inapplicabile. (Sardegna Reporter)

Così il segretario di Stato tedesco per l'Economia Sven Giegold al termine del Consiglio Energia straordinario. I capi di Stato si sono accordati sui principi di base" per il price cap, "non tutti sono pienamente compresi nella proposta" Ue, "ma se lavoriamo a un compromesso a livello di esperti sono fiducioso che alla fine troveremo l'accordo". (Italia Oggi)

Ancora una volta salta l’accordo in Europa sul tetto al prezzo del gas. Dal Consiglio straordinario dei ministri Ue dell’Energia è arrivata una nuova fumata nera. Torneranno a riunirsi il prossimo 13 dicembre. (la Repubblica)

Di fatto la posizione di Berlino, da sempre contraria al price cap, svela la chiave delle possibili modifiche al tetto prospettato dalla Commissione. Ora che è stata messa sul tavolo la proposta del price cap, sono i 15 paesi che da sempre ne invocano l’urgenza a condurre i giochi (LaPresse)