Palestre chiuse, non fa male solo il Coronavirus: "Trattati come untori, non è giusto"

PisaToday SALUTE

Le spese sono molto alte, sei rimasto aperto solo per dare un servizio ai clienti".

Paghiamo sicuramente una campagna mediatica molto negativa, che pure genera contrasti: magari le persone non vanno in palestra, ma affollano gli autobus".

Diamo anche in comodato d'uso gratuito le macchine per stare vicino ai clienti, fargli sentire che li seguiamo nonostante tutto".

La situazione odierna poi non permette di sostenere un'impresa, a meno che non si abbiano le spalle davvero grosse". (PisaToday)

La notizia riportata su altri media

Io non ci sto» ha detto il fondatore di Enjoy Matteo Gerli, in un toccante video reso pubblico quando la nuova stretta sullo sport non era ancora arrivata, ma già si poteva odorare nell’aria. Io sono per le regole, devono chiudere quelli che non sono a norma». (Fuoridalcomune.it)

La domanda che ci si pone adesso è come avere il rimborso abbonamenti palestre e teatri o il voucher per il mese perso. Potrebbe interessarti: Nuovo Dpcm e il nodo abbonamenti per palestre, piscine e teatri. (InvestireOggi.it)

Come funziona (Di mercoledì 28 ottobre 2020) Rimborso abbonamenti – palestre e piscine resteranno chiuse almeno fino al 24 novembre, anche cinema e teatri, insieme a molti altri luoghi di aggregazione, sono stati costretti a chiudere in base alle disposizioni del nuovo Dpcm sull’epidemia. (Zazoom Blog)

Condividi su. Rimborso abbonamenti palestre e piscine chiuse per Covid. Rimborso abbonamenti: il nuovo Dpcm sull’epidemia, quindi, non interviene sulla questione, a differenza, per esempio, del Decreto Rilancio che prevedeva alcuni paletti sull’emissione di voucher in sostituzione di biglietti e abbonamenti di vario tipo. (Termometro Politico)

In realtà la procedura dovrebbe essere la stessa prevista nel decreto Rilancio emesso per il lockdown di primavera. Il rimborso andrà pertanto chiesto al gestore dell’impianto che avrà tempo 30 giorni per restituire la cifra pagata. (L'Occhio)

Uno o due volte a settimana, “anche per farmi conoscere da un nuovo pubblico”, lui dà a disposizione gratuitamente alcune lezioni tramite Instagram. “Le attività più piccole, per assurdo, sono riuscite ad avere dei cali meno drammatici rispetto a quelli delle grandi palestre, con spazi enormi e tanti dipendenti”. (L'HuffPost)