Covid Lazio, tamponi rapidi da 311 medici

Adnkronos SALUTE

"Il Lazio ha fatto da apripista.

Lo dichiara l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

Per questo considero straordinaria l'adesione di 311 medici alla manifestazione d'interesse al bando per l'esecuzione dei test antigenici rapidi.

(Fotogramma). "Nel rafforzamento della rete di sorveglianza territoriale è fondamentale il ruolo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. (Adnkronos)

Su altre fonti

Gli esami saranno realizzati in spazi predisposti dalle Asl, negli studi dei medici di base quando adeguati o in alcuni casi direttamente a domicilio. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il commissario di Alisa Walter Locatelli e il presidente dell'Ordine dei medici di Genova Alessandro Bonsignore. (Telenord)

Con l’accordo odierno sarà possibile, per i medici aderenti al progetto, effettuare tamponi rapidi in soggetti asintomatici che siano venuti a contatto con casi positivi. Il reparto sarà gestito da medici internisti ed anestesisti secondo il modello, già sperimentato con successo, della gestione congiunta multidisciplinare. (Riviera24)

Ed ancora: "Bisognerebbe uscire solo se ve ne è stretta necessità e va evitata la socialità con amici e parenti nelle abitazioni". Tale membro sarà poi 'attenzionato' e monitorato in modo particolare per cogliere subito l'insorgenza di eventuali sintomatologie legate a Covid-19". (Corriere dello Sport.it)

È stato sottoscritto un accordo tra Regione Liguria e medici di medicina generale della Liguria: i medici di famiglia potranno effettuare e refertare i test antigenici ai loro pazienti sulla base delle procedure vigenti. (Città della Spezia)

"E' giunto il momento che i cittadini considerino la necessità di un autolockdown per limitare al massimo il rischio di contagio a fronte dei numeri in preoccupante crescita". E' l'appello lanciato alla popolazione da Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg). (Alto Adige)

Le dosi di vaccino antinfluenzale «sono nella disponibilità della maggioranza dei medici di famiglia e sono arrivate nelle Asl, ma molti medici non le stanno acquisendo e dunque non stanno procedendo alla vaccinazione delle fasce di popolazione a rischio poichè stanno scarseggiando i dispositivi di protezione individuale dpi come mascherine, guanti e camici monouso». (Leggo.it)