La terza dose di Moderna potrebbe essere necessaria prima dell’inverno

Scienze Fanpage ECONOMIA

Riguardo alla terza dose, la compagnia sta valutando quale tipo di richiamo potrà fornire la migliore protezione a lungo termine contro la variante Delta e altre possibili varianti del coronavirus

Una situazione per cui Moderna crede che “la terza dose di richiamo sarà probabilmente necessaria prima della stagione invernale”.

La terza dose di Moderna potrebbe essere necessaria prima dell’inverno La possibilità del richiamo anti-Covid per rinforzare la protezione contro la variante Delta e altre nuove versioni mutate del coronavirus è stata annunciata dalla stessa casa farmaceutica: “Terza dosee probabilmente necessaria prima della stagione invernale”. (Scienze Fanpage)

La notizia riportata su altre testate

L’annuncio di Moderna giunge mentre diversi Paesi si muovono con decisione verso la somministrazione di terze dosi dei vaccini contro la Covid-19, anche a seguito delle evidenze statistiche in arrivo dai Paesi piu’ veloci nella conduzione della campagna vaccinale. (Cronache della Campania)

Iniziative aperte senza prenotazione volute proprio per dare un impulso alla campagna vaccinale, prima delle ferie d’agosto, che hanno avuto tra l’altro ottimi risultati E da metà mese si attende praticamente uno stop totale. (La Stampa)

"Anche se vediamo un'efficacia duratura del vaccino in fase 3 fino a 6 mesi - sottolinea Moderna - ci aspettiamo che gli anticorpi continuino a diminuire e finiscano per compromettere l'efficacia del vaccino. (Yahoo Finanza)

Il valore delle azioni circolanti della società è di 15,5 (Benzinga Italia)

Chi è interessato ad acquistare azioni Moderna può studiare l’analisi realizzata dagli esperti di Investireinborsa.me, in cui viene valutata l’azienda biotech statunitense in modo dettagliato e accurato. (AdHoc News)

Nel report è stato precisato come il farmaco ha dimostrato una solida risposta anche sulla variante Delta dopo la seconda somministrazione. MILANO – Il vaccino Moderna è efficace al 93% a sei mesi dalla seconda dose. (News Mondo)