La quotazione-record di Saudi Aramco è un terremoto geopolitico

Forbes Italia ECONOMIA

Intanto è stato già stracciato il record dell’IPO della società cinese Alibaba a Wall Street nel 2014, quando raccolse 25 miliardi di dollari.

La sua offerta pubblica iniziale (IPO) da 25,6 miliardi di dollari è diventata già la più grande di sempre.

E così, martedì 11 dicembre la compagnia petrolifera saudita Saudi Aramco ha fatto il suo debutto a Tadawul, la borsa di Riyadh, con un vero botto.

Va aggiunta però nel discorso un’altra fonte di preoccupazione geopolitica: la vendita di azioni Aramco a Paesi come Cina e Russia (Forbes Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Il rialzo permette al valore di mercato dell’intera Saudi Aramco di testare la cifra a cui ha sempre ambito il principe Mohammed bin Salman, ovvero quota $2 trilioni. Nel suo secondo giorno di contrattazioni alla borsa di Riyad il titolo del gigante petrolifero numero uno al mondo, Saudi Aramco, ha continuato a guadagnare terreno, salendo fino a 38,7 riyal (l’equivalente di 10,32 dollari). (Finanzaonline.com)

Leggi Anche Arabia Saudita, principe bin Salman avverte i leader mondiali: “Intervenire contro Iran o prezzo petrolio salirà come mai prima d’ora”. Alcuni analisti però definiscono la valutazione attribuita a Saudi Aramco “una vana vittoria”. (Il Fatto Quotidiano)

Per capire la grandezza della Ipo, il Pil l’Italia si aggira sui 2 mila miliardi di dollari, il Brasile è poco sotto il valore di Saudi Aramco. Nel 2018, i dati del ministero delle finanze del Regno, indicavano un disavanzo previsto intorno a 136 miliardi di riyal (o circa 36 miliardi di dollari). (Wall Street Italia)

Quegli stessi advisor, che avevano fatto di tutto per ottenere un incarico da Riad, oggi rimangono con un pugno di mosche in mano. Il compenso che i sauditi hanno riservato alle banche è di appena 64 milioni di dollari complessivi, rivela l’agenzia Bloomberg. (Il Sole 24 ORE)

Le ombre sulla capitalizzazione. Ma un mercato finanziario domestico e per giunta sotto-dimensionato difficilmente basterà nel tempo a reggere le quotazioni della società più capitalizzata al mondo. Non un problema nell’immediato, avendo il regno modo di attingere all’indebitamento (ancora al 26% del pil) e alle riserve valutarie, a quasi 500 miliardi di dollari, per colmare i “buchi”. (Investire Oggi)

Con 25,6 miliardi di dollari – o addirittura 29,4 miliardi, inclusa la greenshoe – Aramco ha battuto il record della cinese Alibaba, che nel 2014 aveva raccolto 25 miliardi New York). In mani saudite l’80% delle azioni collocate Sarà un’Ipo da record, come voleva la casa reale saudita. (Il Sole 24 ORE)