Prelevano dal distributore in tilt le sigarette a 10 cent, ma poi si pentono: «Ecco il resto»

L'Eco di Bergamo INTERNO

Dopo avere prelevato, sabato sera, da un distributore automatico di Treviglio sei pacchetti di sigarette, pagandoli solo 10 centesimi l’uno perché la macchinetta era stata mandata in tilt da un attacco hacker, si sono ravveduti e presentati lunedì dal titolare della Tabaccheria Carioli, scusandosi per quanto fatto e pagando i 30 euro del costo effettivo . Si tratta di due ragazzi trevigliesi che avevano pagato quanto il display del distributore indicava, ma che sapevano di commettere qualcosa di non regolare. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altre testate

L'attacco hacker ai distributori di sigarette a sostegno dell'anarchico al 41 bis Alfredo Cospito hanno avuto, in questi giorni, anche un altro risvolto. (La Repubblica)

Il fumo fa male e su questo non si discute, di conseguenza fare pagare 10 centesimi un pacchetto di sigarette forse non è stato proprio un gesto appropriato. Non entro invece nel merito del messaggio “Fuori Alfredo dal 41bis" apparso sul display dei distributori automatici di tabacchi assortiti per protestare contro la detenzione dell’anarchico Cospito. (Panorama)

Due ragazzi aveva acquistato sei pacchetti di sigarette dalla macchinetta automatica pagandoli solo 10 centesimi dopo un attacco hacker: pentendosi poi si sono presentati dal tabaccaio e hanno pagato la differenza. (Fanpage)

Il numero esatto non è ancora noto ma pare che siano migliaia i distributori automatici di sigarette e sigarette elettroniche colpiti da un attacco informatico nella notte del 25 marzo. (Sigmagazine)

È stata colpita anche Latina dall'attacco hacker sferrato dagli anarchici in solidarietà con Alfredo Cospito, che ha comportato la manomissione di distributori di sigarette dove i prodotti sono stati venduti ad appena 10 centesimi. (Repubblica Roma)

In via torino Elisa Michellut (Il Messaggero Veneto)