Carabinieri arrestati, gli audio: «Ci ha fatto penare per 30 grammi»

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Il Messaggero INTERNO

Un pestaggio ai limiti della tortura per ottenere pochi grammi di "roba".

Questa è solo uno dei reati commessi dai sei carabinieri della caserma di Piacenza , arrestati questa mattina nel corso dell'operazione "Odisseus".

Tra gli altri reati contestati ci sono anche traffico di stupefacenti, lesioni personali ed estrosione.

«Ci ha fatto penare, per 20 trenta grammi» si lamenta l'aggressore dopo il pestaggio. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Noi non ci possono… a noi… siamo irraggiungibili, ok?»: è Giuseppe Montella detto Peppe l’uomo accusato di essere il capo dell’associazione a delinquere che ieri ha portato all’emissione di provvedimenti di custodie cautelari nei confronti di dieci carabinieri: cinque in carcere, uno agli arresti domiciliari, tre hanno l’obbligo di presentarsi alla Polizia giudiziaria e uno non può lasciare Piacenza (Zazoom Blog)

E ancora: «Da uno zaino ho fatto sparire tutto e l’altro l’ho preso, ho fatto un colpo della madonna… Io l’ho … Continua L'articolo Carabinieri, la caserma tutta spaccio e tortura chiusa dalla procura proviene da il manifesto. (Zazoom Blog)

Le prime ricostruzioni. Secondo le prime informazioni trapelate, i militari in arresto sono 6 insieme ad altre 12 persone. (Yahoo Eurosport IT)

C’è pure, nell’elenco delle contestazioni, un’orgia nell’ufficio del comandante di stazione. Violenze a livello di boss malavitosi nei confronti, non di rado, di cittadini innocenti. (Noi Notizie)

Sono "condotte poco trasparenti e gravemente scorrette" quelle attuate dai carabinieri operativi presso la Caserma Levante di Piacenza tratti in arresto stamani. Si tratta, continua, di azioni "illecite" da inquadrare "nell'ambito di un generale atteggiamento di totale illiceità e disprezzo per i valori incarnati dalla divisa indossata". (PPN - Prima Pagina News)

I carabinieri arrestati non lesinavano nemmeno una dimensione 'social', facendosi ritrarre insieme a una delle persone coinvolte nell'inchiesta mentre mostrano orgogliosamente delle banconote, in un'immagine scattata da uno dei presunti spacciatori. (laRegione)