"Rientro" col botto per il film su Ennio Doris. In testa al box office nella prima serata di proiezioni

Il film su Ennio Doris, “C’è anche domani” torna in testa al box office (82mila euro, fonte MyMovies) nella prima serata di ritorno sul grande schermo. Dai dati relativi alle proiezioni di lunedì 15 aprile, il lungometraggio biografico sul manager e banchiere italiano, si conferma il film più visto, seguito da “Ghostbusters – Minaccia Glaciale” e da “Un mondo a parte”. Ricordiamo che “C’è anche domani” è stato prodotto dalla società varesina Movie Magic International e diretto dal regista, anch’egli varesino, Giacomo Campiotti (varesenews.it)

Su altri media

«Uomo non ipocrita e generoso» dice l’attore. Interpreta il patron di Banca Mediolanum in un film. (Panorama)

Gli occhi di Lina Tombolato brillano come il verde del vestito che indossa, seduta sul divano dove lei e il marito Ennio Doris guardavano la televisione mano nella mano. In casa come nella vita: 59 anni insieme. (Corriere della Sera)

Sul podio anche Ghostbusters - Minaccia Glaciale e Un mondo a parte. Il biopic di Campiotti rimane primo in classifica con buon margine sugli inseguitori. (MYmovies.it)

Il film vuole celebrare un uomo che è stato capace di realizzare un grande sogno: un ritratto di un'Italia ottimista e piena di opportunità. Dal racconto della sua infanzia ai primi lavori come agente di commercio fino all'incontro con la sua futura moglie Lina, nonché colonna portante della famiglia. (leggo.it)

Può la visione di un film rafforzare il senso di squadra e, allo stesso tempo, far capire a chi ci sta vicino quanto può essere importante e totalizzante la professione scelta, in particolare se questa è quella del consulente finanziario? A unire le due cose ci ha provato Paolo Dagradi, unit manager e private banker di Banca Mediolanum. (Bluerating.com)

Ho inserito l’aggettivo “semi-seria” perché essendo fatta da me, giornalista economico dalle competenze in ambito cinematografico decisamente limitate (sebbene io ne sia appassionato fin da ragazzo e curi la rubrica Forbes Cineconomy con il collega Giovanni Aragona), questa recensione non può assumere una credibilità che vada al di là della semplice considerazione marginale e decisamente poco professionale. (Bluerating.com)