Green pass obbligatorio al lavoro, negli uffici restano mascherine e distanze. Più presenze nella Pa
In ufficio e in fabbrica, insomma, sarà necessario continuare a indossare le mascherine, a garantire la distanza.
Vaccino e tamponi permetteranno ai lavoratori di recarsi sul posto di lavoro in maggiore sicurezza.
Per adesso, inoltre, resteranno comunque, nel modo del privato, operativi i protocolli di sicurezza firmati dai sindacati con i datori di lavoro.
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Il Green pass è solo il primo tassello del ritorno alla normalità nel mondo del lavoro. (ilmattino.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Le aziende possono disporre il lavoro da remoto per tutti i loro lavoratori fino al 31 dicembre 2021, data che segna la fine dello stato d’emergenza e quindi anche della possibilità dello smart working d’emergenza: fino ad allora, si può disporre il lavoro da remoto senza accordi individuali preventivi, come invece prevede la legge sul lavoro agile (la numero 81 del 2017, che fissa regole, diritti e doveri di azienda e lavoratori) (Sky Tg24 )
Non c’è alcuna garanzia per i no pass di poter ottenere lo smart working e continuare a lavorare da casa senza dotarsi della certificazione verde europea anti Covid. Quindi chi oggi fa smart working potrà continuare a farlo anche senza Green pass, naturalmente a patto che lavori da casa e non in uno spazio condiviso con altri lavoratori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Per un rientro massiccio negli uffici sarà in qualche modo necessario aggiornare i protocolli di sicurezza alla luce dell’introduzione del green pass obbligatorio. In ogni caso, se così fosse, le sanzioni in assenza di green pass potrebbero scattare anche durante lo smart working. (ilmessaggero.it)
Insomma, il concetto fondamentale è che la mancanza del Green Pass non dà automaticamente diritto al lavoro da remoto, mentre il lavoro da remoto non richiede Green Pass Il Green Pass è uno strumento di ripartenza, non un tesserino per la sottomissione al potere. (Investire Oggi)
Autonomia della PA. Le singole amministrazioni potranno decidere in autonomia la percentuale di lavoratori in smart working, salvo garantire una percentuale minima del 15%. Non sarà più possibile per gli uffici del personale trasmettere l’elenco dei dipendenti in smart working come accaduto durante la pandemia (QuiFinanza)
Zurich cerca personale in Italia, tutte le posizioni aperte del momento. Più precisamente, il gruppo di Zurich sta cercando nuovi talenti da impiegare a Milano, la sua sede centrale italiana. Chiunque fosse interessato alle proposte di lavoro del gruppo Zurich può farlo candidandosi comodamente online (Informazione Oggi)
