Napoli, false consulenze al Cnr da 2,3 milioni di euro

La Repubblica INTERNO

Inoltre, è in corso di esecuzione il sequestro preventivo per equivalente del profitto dei reati contestati per 2 milioni e 300 mila euro.

I falsi affidamenti oggetto di indagini, relativi al periodo 2010-2016, sono stati resi possibili grazie a un collaudato sistema messo in piedi da un funzionario del Consiglio, Massimiliano Di Bitetto, divenuto anche direttore generale, ritenuto promotore e regista dell'intera organizzazione, con la collaborazione in particolare di Paolo D'Anselmi e Simone Morganti, amministratori di società operanti nel settore delle consulenze a imprese, e Michele Cilli, tenutario delle scritture contabili delle società coinvolte nel disegno criminoso, tutti destinatari della misura, così come Salvatore Mazzola ed Ennio Marsella. (La Repubblica)

Su altri giornali

Roma, 20 nov. Sembra trattarsi di vicende ben antecedenti l'importante riorganizzazione scientifica e amministrativa operata negli ultimi anni. (Tiscali.it)

Tra gli arrestati figura Salvatore Mazzola, di 66 anni, fino al 2008 responsabile della sede di Mazara del Vallo e poi direttore dell'intero istituto. Riproduzione riservata. Scopri di più nell’ edizione digitale. (Giornale di Sicilia)

6 arresti e sequestri per 2 milioni e 300 mila di euro. Condividi Facebook Twitter 6 arresti e sequestri per 2 milioni e 300 mila di euro. Reati contro la pubblica amministrazione, peculato, falso e fatture per operazioni inesistenti in un istituto del consiglio nazionale delle ricerche. (StabiaChannel.it)

Massimiliano Di Bitetto. Decisivo in questi anni il contributo reso da uno dei perni del sistema Cnr. Si tratta di Vittorio Gargiulo, fermato due anni fa in una prima fase delle indagini (condannato in primo grado a 5 anni), che ha svelato alcuni retroscena ritenuti attendibili dal gip Giovanna Cervo. (Il Mattino)

Per alcune consulenze sospette i reati contestati sono peculato, falso ideologico e materiale, emissione di fatture per operazioni inesistenti. Sequestrati beni per 2 milioni e 300mila euro. (ROMA on line)

Gli indagati hanno organizzato false gare allo scopo di simulare l’affidamento diretto di consulenze fittizie a società compiacenti, predisponendo tutta la documentazione amministrativa prevista per la stesura dei contratti, compresi i preventivi di spesa. (anteprima24.it)