“Volevano rubargli il cuore”: Maradona, ennesimo mistero dopo la morte

SerieANews SPORT

“Il cuore di Diego pesava mezzo chilo, mentre normalmente pesa 300 grammi

L’organo sarebbe stato asportato per motivi scientifici, con i medici interessati a studiare a fondo le cause della morte.

Clamorose rivelazioni arrivano dall’Argentina mentre si avvicina l’anniversario – sarà giovedì 25 novembre – della morte di Diego Armando Maradona.

“Qualcuno voleva rubare il cuore di Maradona”. “Maradona è stato sepolto dopo che il suo cadavere è stato privato del cuore. (SerieANews)

Su altre testate

Questa l’indiscrezione che ha fatto scalpore nei giorni scorsi, di quotidiano in quotidiano e di tweet in tweet. Che – per ora – hanno già permesso di stabilire che proprio d’insufficienza cardiaca è morto il Pibe de Oro (IlNapolista)

È il 25 novembre 2020 e accade tutto nel suo appartamento di Tigre. I funerali si sono tenuti due giorni dopo, e Maradona è stato sepolto accanto ai genitori nel cimitero Jardin Bella Vista di Buenos Aires (Corriere della Sera)

Confermata dal sito. Sede della polizia scientifica di Buenos Aires, dipartimento di anatomia patologica. (Il Mattino)

Alvarez entrò in Argentina a 16 anni e se ne andò a 17″ Maradona sepolto, ma “non completamente”. Come racconta l’Agi, il medico e giornalista Nelson Castro ha rivelato dettagli sulla morte del pibe de oro. (Il Primato Nazionale)

A destare sospetti, inoltre, sono state le dimissioni dalla clinica Olivos in seguito all’operazione alla testa, ritenute da molti troppo precoci per le condizioni di salute generali in cui versava Maradona dopo il delicato intervento Sono sorti, dunque, dei dubbi legati alle prescrizioni dei medici nei suoi confronti: si teme proprio i farmaci possano essere stati la causa della morte. (Contra-Ataque)

Così il 2 dicembre 2020, a una settimana esatta dalla morte di Maradona, cuore, fegato e reni sono stati trasferiti al Dipartimento di Anatomia Patologica della Soprintendenza scientifica della Polizia della provincia di Buenos Aires. (La Gazzetta dello Sport)