Coronavirus, 110 polmoniti sospette ad Alzano Lombardo (BG) prima di febbraio

Giornale della Protezione civile INTERNO

E così allora ho fatto, e alla fine, nel 1982, mi sono laureato in Fisica, a Bologna.

Poi qualcuno mi deve aver detto che per ammirare e capire ancora di più l'Atmosfera e i suoi fenomeni, dovevo studiare la Fisica dell'Atmosfera.

Sono stato decente a contratto all'Università di Bologna, ho scritto lavori scientifici e partecipato a convegni dove mi hanno chiamato a parlare di queste materie.

Poi, da settembre di quell'anno, sono a Roma, presso il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, dove coordino il Centro Funzionale Centrale. (Giornale della Protezione civile)

Su altri media

I referti forniti dall’Ats e acquisiti dalla Procura, spiega Repubblica, parlano di 18 polmoniti registrate a novembre, 40 a dicembre e 52 a gennaio. Stando all'inchiesta della Procura di Bergamo in Val Seriana, già a novembre 2019, erano state registrate almeno "110 polmoniti sospette". (Liberoquotidiano.it)

I dati rivelano un incremento di polmoniti «sconosciute» fin dallo scorso novembre, culminando tra gennaio e febbraio prima di quella tragica domenica 23, giorno dell’individuazione del primo caso di coronavirus in provincia di Bergamo. (Il Primato Nazionale)

Però la posizione di Pechino diventa più pesante.Pesenti Fornaroli di Alzano Lombardo, c... La Procura di Bergamo punta il faro sui casi anomali registrati mesi prima dell'allarme nel fascicolo sulla mancata zona rossa di Alzano. (La Verità)

I referti forniti dall’Ats alla procura di Bergamo rivelano che, tra novembre 2019 e gennaio 2020, ad Alzano erano state diagnosticate 110 polmoniti sospette: codice 486, «Polmonite, agente non specificato», si legge nei documenti. (Open)

Di certo l’impennata di contagi impressiona: nel 2018 i casi sono stati 196 in tutto, l’anno dopo 256, il 30% in più. Se fosse comparso a novembre, per le caratteristiche violente che ha, avrebbe provocato un disastro già a dicembre». (Il Messaggero)

Non è chiaro dalle relazioni se quei dati fossero stati comunicati in tempo reale all’Ats, e quindi alla Regione, già a partire da novembre. Queste polmoniti sono state 18 a novembre, 40 a dicembre e 52 a gennaio. (Corriere del Ticino)