Schlein firma contro il Jobs act. Critiche nel Pd: tempi sbagliati
Firma per il referendum che vuole cassare il jobs act di renziana memoria e condivide l’allarme in una telefonata con Giuseppe Conte sul Pnrr. Elly Schlein, dopo giorni di vivace dibattito interno al Pd, mette un punto sulla questione. E insieme fa una mossa che sembra cercare di riprendere il filo del rapporto con il Movimento 5 Stelle. Un rapporto sempre complicato, ma in una fase particolarmente teso in vista del voto di giugno. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
Alla fine la montagna ha partorito il topolino. Spiace scomodare Esopo per l’ennesima dimostrazione di scarsa capacità della giunta Bandecchi. Annunci roboanti, titoloni e scomposte dichiarazioni a parte, i provvedimenti del sindaco di Terni di rivoluzionario e risolutivo non hanno proprio nulla. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Schlein ha anche approfittato dell'annuncio per riportare l'attenzione su altri temi legati al lavoro, come la proposta del Pd per un salario minimo nazionale a 9 euro all'ora. La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha annunciato che firmerà il referendum proposto dalla Cgil per l'abolizione del Jobs Act, la riforma sul mercato del lavoro voluta dal governo Renzi nel 2016. (QuiFinanza)
Questo non significa che non sia un partito plurale, legittimamente altri non firmeranno il referendum sul Jobs Act. Così emergono le spaccature. (L'Opinione delle Libertà)
Mentre le società democratiche di tutto il mondo sono alle prese con una tornata di elezioni cruciali, l’integrità del processo elettorale è sempre più compromessa dal ruolo maggiormente sofisticato e occulto dell’intelligenza artificiale. (HelpMeTech)
L'intricatissimo risiko delle candidature risolto dalla Schlein sembrava aver quietato la guerra fra le correnti dem, ma la sua decisione di sostenere il referendum della Cgil contro il Jobs Act ha fatto esplodere tutto. (Liberoquotidiano.it)
La sua scelta ha diviso il Pd, ma la segretaria dem non è la prima leader di partito a schierarsi a favore. Elly Schlein ha annunciato che appoggerà la raccolta firme della Cgil per quattro referendum contro il precariato, che cancellerebbero alcune norme del Jobs Act (Fanpage.it)
