Dodici milioni di «essenziali» - Rassegna mobile

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“Sulla base dei codici Ateco – sottolineano i ricercatori – prendendo in esame senza alcuna eccezione tutte le figure professionali, il numero di occupati nei suddetti settori (dipendenti e indipendenti) è di circa 15,5 milioni, circa i due terzi del totale di 23 milioni 286 mila occupati italiani”.

“Il decreto del governo ha definito i settori indispensabili che possono continuare le attività nei prossimi giorni. (rassegna.it)

La notizia riportata su altre testate

Governo-sindacati, raggiunta intesa su lista attività essenziali L'intesa è arrivata al termine di un lungo confronto - in videoconferenza - tra il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri e i leader di Cgil, Cisl e Uil. (Rai News)

Il decreto, che nasce dal confronto con Cgil, Cisl e Uil, prevede anche un tempo di adeguamento. Limitazioni per i call center, e nuove categorie che potranno rimanere aperte, come quelle per la consegna a domicilio. (La Pressa)

Decine di migliaia di migranti irregolari e richiedenti protezione sono esclusi dalle strutture di accoglienza, a rischio della propria salute e quella degli altri. “Garantire sicurezza ai cittadini stranieri, così come a tutte le persone che in questo momento rischiano di restare ai margini, è un tema urgente che va affrontato per il bene loro e di tutta la comunità”, concludono. (rassegna.it)

Nasce il Protocollo di sicurezza. Nasce il Protocollo di sicurezza siglato con il ministero della Salute per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità. (QuiFinanza)

4 ' di lettura. Il governo sembra essere riuscito a trovare un accordo con i sindacati e scongiurare il pericolo di scioperi che avrebbero procurato disservizi gravi per il Paese. (The Wam.net)

Abbiamo rivisitato l’elenco delle attività produttive indispensabili, in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. 13.20 – Raggiunta intesa tra sindacati e governo. Intesa raggiunta tra governo e sindacati sull’integrazione all’elenco delle aziende essenziali che potranno derogare dallo stop previsto con il Dpcm delle 22 marzo scorso per fronteggiare il Coronavirus. (Il Fatto Quotidiano)