Cuba: Miguel Díaz-Canel nuovo presidente. Payá (esule), “il castrismo continuerà come prima”

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“Non cambia niente”. È il commento di Carlos Alberto Payá, esule cubano, interpellato dal Sir sull’elezione a presidente dello Stato caraibico di Miguel Díaz-Canel. Anche se in questo modo per la prima volta dalla rivoluzione il Paese è guidato da una persona estranea alla famiglia Castro, secondo… (Servizio Informazione Religiosa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il primo capo di Stato cubano dalla Rivoluzione del 1959 che non porta il cognome Castro ed è nato dopo la Rivoluzione stessa, era l'unico candidato per questi incarichi ed è stato eletto da 603 dei 604 deputati del Parlamento unicamerale dell'Avana presenti. (Altolazionotizie)

Dopo un processo elettorale con una partecipazione popolare ineccepibile (ma nei fatti pilotato dal regime), Cuba sarà governata dal primo presidente nato dopo il trionfo della Revolución. Serio, intelligente, leale, capace, metodico, indefesso… (Città Nuova)

Nel suo primo discorso, Díaz-Canel ha promesso di dare "continuità alla rivoluzione cubana, in un momento storico cruciale", al tempo stesso "procedendo nell'attualizzazione e nel perfezionamento del modello economico e sociale". (Agora Magazine)

“Nessuno si aspetta un cambiamento politico sostanziale con l'elezione di Miguel Díaz-Canel come nuovo presidente cubano” commenta all'Agenzia Fides María C. López, responsabile della comunicazione dell'Arcidiocesi di Santiago de Cuba. (Vatican News)

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