La Ue valuta la confisca dei beni russi per destinarli alla ricostruzione dell’Ucraina: «Sono circa 300 miliardi»

Open ESTERI

«Devono essere considerati come risarcimento ai danni causati dalla guerra, non li useremmo per noi», ha precisato la ministra.

«Sarebbe una decisione importante perché la Russia deve pagare e pensiamo che i beni congelati della Banca centrale russa possano essere trattati come risarcimenti di guerra», ha aggiunto.

La Ue valuta la confisca dei beni russi congelati in Europa.

Nel frattempo quattro paesi Ue – Lituania, Estonia, Lettonia e Slovacchia – hanno preparato un documento comune per chiedere a Bruxelles di trovare una via per utilizzare i fondi della Banca Centrale russa congelati per avviare la ricostruzione dell’Ucraina

«Ci sono circa 300 miliardi di euro nei Paesi alleati e potrebbero essere una base solida per la ricostruzione», ha spiegato la ministra delle Finanze lituana, Gintare Skaiste. (Open)

La notizia riportata su altre testate

Anche per le multe che possono essere inflitte le variazioni sono notevoli, dai 1.200 ai 500.000 euro. (askanews) – La Commissione europea ha proposto oggi a Bruxelles una modifica del Trattato sul funzionamento dell’Unione che aggiungerà un nuovo reato alla lista dei crimini gravi con dimensione transfrontaliera (art. (Agenzia askanews)

I loro beni devono essere sequestrati e, dove possibile, impiegati per la ricostruzione del Paese». LO YACHT DI PUTIN. Finora gli Stati membri hanno sequestrato asset per circa 10 miliardi di euro. (ilgazzettino.it)

- BRUXELLES, 25 MAG - Nell'ambito dei diversi pacchetti di sanzioni dell'Unione europea alla Russia per l'aggressione all'Ucraina sono stati congelati sino ad ora beni per 10 miliardi agli oligarchi russi. (Tiscali Notizie)

A frenare questa possibilità è però la legge svizzera, questa al momento non permette un simile utilizzo di beni confiscati a terzi. La stessa cosa vale per i 350 miliardi della Banca centrale russa, congelati tutto in tutto il mondo. (Ticinonline)

La possibilità di procedere con la confisca dei beni russi sequestrati, infatti, dipende essenzialmente dalle legislazioni nazionali. La discussione. Il primo in Europa a parlare della confisca e della vendita degli asset russi per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina era stato a inizio mese il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. (ilgazzettino.it)

di rifiuti speciali illecitamente stoccati;. e. stati, inoltre, eseguiti 12 campionamenti di acque fluviali e reflue in aree esterne ad aziende, che saranno oggetto di più approfondite analisi per vagliarne l’impatto ambientale. (Corriere di Lamezia)