“Beccaria, i vertici sapevano e hanno coperto le violenze in carcere”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Atti di tortura e tentati stupri “in un clima infernale” e con “una violenza sistematica (…) consolidata attraverso le numerose e ripetute attestazioni false dei pubblici ufficiali”. Così si agiva nell’Istituto penale minorile Beccaria di Milano. Questo per alcuni agenti della Polizia penitenziaria, ma anche, sempre secondo i pm, con il concorso decisivo dei vertici … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Una struttura senza alcun controllo interno, nella quale quel "sistema consolidato" negli anni di pestaggi e torture su ragazzi di 16 e 17 anni con storie problematiche, tra disagio, reati e tossicodipendenza, aveva preso piede indisturbato, almeno fino a qualche mese fa con l'arrivo del nuovo direttore al carcere minorile Beccaria. (L'Unione Sarda.it)

«Dai, dobbiamo vedere, comunque, il fatto stesso che questo direttore, “sì, vado a prendere i video”, vabbé ci sta. Il nuovo corso al carcere minorile Beccaria di Milano, con l’arrivo di Claudio Ferrari a dicembre 2023, primo direttore a tempo pieno dopo un ventennio di reggenti, non era andato giù a tutti. (Corriere Milano)

A raccontarlo al segretario nazionale del Sappe Francesco Pennisi (non indagato) al telefono è uno degli agenti della Penitenziaria. Intercet… (La Stampa)

La tentata violenza sessuale nei confronti di Amin Hachouch la racconta lui stesso al pubblico ministero che indaga sugli agenti torturatori all’IPM Cesare Beccaria di Milano. Nell’ordinanza del Giudice delle Indagini Preliminari Stefania Donadeo a pagina 58 parte il racconto del ragazzo. (Open)

Nella brutalità delle vicende del Beccaria si legge un doppio abbandono, quello dei ragazzi detenuti e quello dei loro carcerieri. Lo spiega bene don Gino Rigoldi, che in quel carcere è una presenza abituale. (la Repubblica)

Noi ci siamo rannicchiati tutti nell’angolo del nostro letto, in silenzio, era il suo turno. «Tante cose succedevano di notte. (Corriere Milano)