Il regno del pianeta delle scimmie, la recensione: il cielo è uguale per tutti

C’è un intero filone della letteratura fantascientifica che si fonda sulla differenza tra evoluzione e progresso. Esso si basa sul fatto che l’avanzamento tecnologico e quello biologico non garantiscono lo sviluppo di capacità necessarie a progredire in un senso più ampio e più importante. Capacità come ad esempio come quella di saper costruire una realtà democratica ed eterogenea e in grado di prosperare in armonia con un ecosistema comprensivo di diverse razze. (Lega Nerd)

La notizia riportata su altre testate

È ormai chiaro da anni che per Hollywood le saghe sono come gli esami: non finiscono mai. La quantità di tentativi di rivitalizzare saghe ormai date per concluse ha raggiunto livelli quasi demenziali, in una volontà ossessiva di attingere all’usato sicuro per avere la certezza di un buon incasso. (MadMass.it)

La trilogia prequel e reboot, iniziata nel 2011 con la regia di Rupert Wyatt, seguita negli episodi successivi diretti da Matt Reeves, ha visto al centro della narrazione la figura iconica di Cesare, uno scimpanzé geneticamente modificato, che ha tracciato una strada ecumenica per la sopravvivenza di tutti sul pianeta. (ilgazzettino.it)

Nel podcast Inside Total Film, Wes Ball ha teorizzato come il classico film di Charlton Heston, Il pianeta delle scimmie, si inserisca nella continuità più ampia. Kingdom si svolge tre secoli dopo la linea temporale di Cesare (Andy Serkis) dei film precedenti. (Cinefilos.it)

Recensioni (MYmovies.it)

Tra poche ore Il Regno del Pianeta delle Scimmie approderà nelle sale italiane e se le premesse per il nuovo capitolo della saga diretto da Wes Ball sono più che positive, in molti si chiedono se il film avrà una scena dopo i titoli di coda. (Movieplayer)

Noa osserva con stupore ed orrore la sua improvvisata alleata umana mentre uccide un altro homo sapiens. È possibile eliminare un proprio simile, forse uno degli ultimi rimasti, anche se si oppone ad una missione? Fino a poco tempo prima, il giovane scimpanzé non si era mai allontanato oltre la sua valle. (Sentieri Selvaggi)