L’Italia dei condoni e degli evasori

L’Italia dei condoni e degli evasori
IlSudest ECONOMIA

Di Lavinia Orlando È di questi giorni la notizia del sequestro di un cantiere edile effettuato dalla Capitaneria di Porto di Bari. Trattasi di un complesso edilizio, in costruzione a ridosso della costa barese, la cui realizzazione sarebbe avvenuta in assenza delle necessarie autorizzazioni. Altro non è che l’ultimo episodio di abusivismo selvaggio, che rileva però particolarmente in questo periodo, sotto l’esecutivo Meloni, alla luce delle scelte che, in materia, il predetto governo sta portando innanzi. (IlSudest)

Su altri media

Redditometro, Renzi: "Meloni ha pestato una buccia di banana senza tacere" (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Le informazioni sulle età delle persone di cui si parla negli articoli di giornale. Il poco rispetto per la figura dell’insegnante. (Corriere della Sera)

“Il redditrometro è una marchetta elettorale che il governo ha fatto per continuare a dire a quelli che le tasse non le pagano, che possono continuare a non pagarle”. “L’Italia – ha proseguito – è un Paese che ha 90 miliardi di evasione fiscale, un Paese dove il 90% dell’Irpef lo pagano i lavoratori dipendenti e i pensionati, un Paese che ha bisogno di risorse per fare gli investimenti. (Il Fatto Quotidiano)

Fisco, Renzi “Sul redditometro hanno fatto un errore da mediocri”

Ieri un atto di indirizzo firmato dal viceministro Leo e dal direttore del dipartimento delle finanze Giovanni Spalletta aggiungono un tassello alla travagliata seconda vita dello strumento di accertamento sintetico dopo lo stop sancito dal premier Giorgia Meloni per arginare le polemiche seguite alla pubblicazione dell’atto in Gazzetta Ufficiale. (Italia Oggi)

Stop al redditometro, con la conferma che il decreto sospeso è una cosa diversa rispetto al passato con maggiori tutele al contribuente, circoscritto ai grandi evasori e leva al concordato preventivo biennale. (Italia Oggi)

Il redditometro è "l'ennesimo errore di un governo mediocre. C'è un problema di metodo e merito: nel metodo nessuno a Chigi e al Mef si è accorto del pasticcio del decreto e questo la dice lunga sul funzionamento della macchina di Giorgia Meloni, a cominciare dal ruolo del sottosegretario Mantovano. (Tiscali Notizie)