Con la riforma del Fisco in arrivo una no tax area uguale per tutti

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Il Consiglio dei Ministri pochi giorni fa ha dato l'ok alla riforma fiscale. Oltre alle novità riguardanti le aliquote dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, l'IVA, l'IRES e le altre misure per combattere l'inflazione, nella sezione relativa all'IRPEF è prevista la definizione di un'unica no tax area applicabile a tutti. Una misura già inserita della bozza del provvedimento, diffusa prima del via libera definito dato dal Consiglio dei Ministri alla riforma fiscale del 16 marzo scorso. (Money.it)

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Le due ipotesi dopo il via libera del Cdm alla legge delega per la riforma del fisco (Adnkronos)

Più soldi in busta paga ogni mese, insomma. Ma è davvero così? Dopo l'ok del Parlamento il governo avrà due anni di tempo per definire tutti i dettagli, ma intanto ha stabilito i principi cardine. (Money.it)

Deducibili benefici come trasporto pubblico, istruzione e asilo nido e possibilità di elevare il tetto dei fringe benefit La riforma (Il Messaggero Veneto)

La domanda che si fanno i contribuenti del Fisco italiano è una sola: il programma di riforma dell’Irpef, dopo le indicazioni delle linee guida da parte del governo Meloni, sarà in grado di far risparmiare i cittadini? Sicuramente bisognerà aspettare che vengano approvati i decreti attuativi della legge delega in materia prima di potersi esprimere, però alcuni calcoli, in maniera sommaria, si possono già effettuare. (ilGiornale.it)

La parola, insomma, passa ora al Parlamento. Dal 2024 debutterà sicuramente il nuovo regime dell'Irpef con tre aliquote. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Mentre il DDL delega per la riforma fiscale, approvato in Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2023, disegna il futuro delle imposte e del rapporto tra Amministrazione finanziaria e contribuenti, nel presente restano le scadenze da rispettare e i nodi da sciogliere, ad esempio sul Superbonus: una sintesi delle principali notizie di Fisco e Lavoro nella settimana dal 13 al 18 marzo (Informazione Fiscale)