La vera storia del reddito di cittadinanza che fa crescere il PIL

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Ma c’è chi comunque lo scrive negli articoli:. L’impatto sulla crescita del primo vale circa lo 0,15% del Pil grazie alla spinta ai consumi.

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Ebbene, il rapporto percentuale tra chi è avviabile al lavoro e chi lo ha effettivamente trovato è questo: il 3,63%.

Tra questi, quanti sono ad aver trovato un rapporto di lavoro a tempo indeterminato?

Quindi, ha trovato un lavoro a tempo indeterminato lo 0,63% del totale degli avviabili al lavoro. (next)

Se ne è parlato anche su altri media

I carabinieri del comando Tutela lavoro-Nil di Catania hanno scoperto 11 lavoratori impiegati in 'nero' in una casa di riposo per anziani, sette dei quali percepivano il reddito di cittadinanza. Non ricevevano le retribuzioni previste dal contratto, non erano formati ed informati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro né venivano sottoposti a visite mediche per l'idoneità. (CataniaToday)

Entra a regime la fase due del reddito di cittadinanza (Rdc). “Questi dati dimostrano – spiega Parisi – che la fase 2 del Rdc è più che partita. (CorCom)

Tra le persone sorprese a lavorare senza un regolare contratto di assunzione, una percepiva il reddito di cittadinanza e un'altra l'indennità di disoccupazione. Nove le attività commerciali ispezionate gestite sia da italiani che da cittadini di origine straniera. (La Repubblica)

Non ricevevano le retribuzioni previste dal contratto, non erano formati ed informati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ne’ venivano sottoposti a visite mediche per l’idoneità. Carabinieri del comando Tutela lavoro-Nil di Catania hanno scoperto 11 lavoratori impiegati in ‘nero’ in una casa di riposo per anziani, sette dei quali percepivano il reddito di cittadinanza. (Grandangolo Agrigento)

Protagonista un 44enne di Lusciano, che è stato arrestato dalla Polizia di Stato - Commissariato di Aversa - per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione. (Il Mattino)

Nella fattispecie, il sequestro della carta del reddito di cittadinanza può scattare anche nel caso in cui si omettano o non si aggiornino le informazioni relative alla situazione reddituale e patrimoniale, anche se quest’ultima non dovesse superare i 9.360 euro all’anno (il limite entro cui viene erogato il reddito di cittadinanza), tanto che la revoca si può disporre ancor prima dell’accertamento. (idealista.it/news)