Helen Mirren è la regina del red carpet a Cannes: col maxi abito viola sfida la scaramanzia

Nella penultima serata del Festival di Cannes le over 60 si sono prese la loro rivincita. Oltre ad Andie MacDowell, sul red carpet c'era anche Helen Mirren, che ha sfidato le convenzioni (e la scaramanzia) sfilando con un maxi dress viola (Fanpage.it)

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Dopo i cappelli di paglia di Anya Taylor-Joy e Meryl Streep , un altro accessorio ha catalizzato l'attenzione a Cannes 2024: le scarpe kitten heel. (AMICA - La rivista moda donna)

Venerdì 24 maggio è il momento della presentazione delle ultime due pellicole in concorso (The Seed of the Sacred Fig e The Most Precious of Cargoes) ma anche di dinner party esclusivi, come quello in cui l'attrice Elle Fanning consegnerà a una regista talentuosa il Premio L'Oréal Paris Lights on Women’s Worth, insieme ad altre celebri ambasciatrici globali del colosso beauty. (la Repubblica)

Ma ora è il momento di tirare le somme: chi ha vinto la gara di stile delle serata? Le nostre pagelle. A trionfare il bianco e il nero, ma molte conosciutissime attrici hanno scelto di dare un tocco di colore, portando sul red carpet una ventata di allegria. (DiLei)

Per l'occasione l'attrice ha sfoggiato un abito da sera importante, un modello gown, in mikado di seta, della collezione haute couture di Elie Saab. Helen Mirren al Festival di Cannes 2024 ha letteralmente incantato al red carpet di La Plus Précieuse des Marchandises, il film di chiusura della kermesse che segna il debutto del regista premio Oscar Michel Hazanavicius nel disegno animato. (Vogue Italia)

Le stari sfilano su un red carpet affollato e davanti ai flash dei fotografi portano lo stile. Prima tra tutte Andie MacDowell, scintillante in un lungo abito stretto e tempestato di paillettes tra l'oro e l'argento. (DiLei)

I look daily delle star infatti, anche quelli che apparentemente sembrano molto 'semplici', sono studiati nel minimo dettaglio assieme alla propria curatrice d'immagine e c'è da scommettere che diventeranno presto di tendenza. (la Repubblica)