Attanasio, i funerali a Limbiate. I genitori: «Caro Luca, staremo vicini alle tue bimbe»

Il Messaggero INTERNO

I genitori di Luca hanno voluto anche rivolgere un pensiero al carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci, morto insieme al figlio

Il feretro, avvolto nella bandiera italiana, è stato accolto nel campo sportivo dal coro dei ragazzi dell'oratorio.

Folla e commozione a Limbiate (Monza), per i funerali di Luca Attanasio, l'ambasciatore italiano ucciso in Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altre fonti

Attanasio è il primo a riuscire nell’impresa. «Viva l’Italia, sempre un passo avanti»: così Luca Attanasio, poco meno di un anno fa, esultava per essere riuscito a organizzare il rimpatrio dei connazionali rimasti bloccati in Congo (La Stampa)

Eri orgoglioso di essere di Limbiate: qui sei cresciuto, hai frequentato la scuola, hai costruito le più belle amicizie. Ma per Limbiate e per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo, incrociare i suoi occhi e il suo sorriso contagioso era semplicemente Luca. (MonzaToday)

Nel campo sportivo di Limbiate, l’Arcivescovo ha presieduto le esequie dell’ambasciatore Luca Attanasio. Perciò non volgerti indietro, Luca, fratello mio; entra nella vita di Dio: tu sarai giovane per sempre”. (Diocesi di MIlano)

"Siamo l'unico Paese ad aver permesso a qualcuno di lasciare il Congo, per questo ci hanno ringraziato tutti Nel messaggio Attanasio esprimeva la propria gioia per essere riuscito a organizzare i voli per 300 persone che volevano fuggire dall'instabilità e dalle violenze del Paese africano. (Il Messaggero)

Non ci autorizzavano neanche ad atterrare a Roma", racconta ancora Attanasio nell'accorato messaggio. Volevano lasciare il Paese". (Leggo.it)

“Ai miei amici, alle loro belle famiglie, ai piccoli e ai grandi”. Risuonano le ultime parole di Luca Attanasio in un messaggio vocale inviato agli amici pochi giorni prima di morire. Nella cerimonia di questa mattina ai campi sportivi di Via Tolstoj la “sua” Limbiate ha riascoltato, in un commosso silenzio, il messaggio: Luca diceva, orgoglioso, di essere riuscito a far partire due voli con 300 persone che erano rimaste bloccate in Congo, preoccupate dalle violenze e dalle malattie dilaganti nel paese africano. (Il Notiziario)