Milan, lo stallo prima del sì di Rangnick

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Protagonisti del balletto il futuro forse congiunto del Milan e di Ralf Rangnick.

Di certo c’è che i contatti intessuti da Gazidis in prima persona non si sono interrotti, e che l’emergenza mondiale sta contribuendo ad allungare le riflessioni sull’attuabilità del progetto giovani che l’innesto dell’allenatore tedesco imporrebbe sullo stile di quanto accaduto in Germania.

Di lì in poi il raffreddamento mediatico di un matrimonio che veniva dato per scontato sino a poco tempo prima, probabilmente per salvaguardare chi avrebbe dovuto quantomeno chiudere la stagione che nel frattempo è stata sospesa, o anche perché effettivamente la firma sul contratto l’ex allenatore dello Schalke 04 non l’ha mai effettivamente messa. (TUTTO mercato WEB)

Ne parlano anche altri media

Il Milan ancora una volta naviga a vista e non ha le idee chiare sul progetto da seguire. Così, il Milan valuta alcuni sostituti. (Pianeta Milan)

E quando si scrive Milan bisogna pensare a chi lo dirige dall’alto, non dai piani inferiori dove rimarrà ancora per poco Maldini. Comunque finisca questa stagione, ammesso che finisca sia pure in ritardo e non venga sospesa e annullata per sempre, il Milan ha il dovere, prima del diritto, di pensare al futuro. (Milan Night)

Il giovane talento rossonero sta facendo benissimo, e sarà il nuovo fulcro del progetto milanista. Per questo motivo il futuro sorride a Plizzari, pronto a prendere la porta del Milan. (Il Milanista)

CLICCA > Intanto, ecco tutte le principali notizie dal mondo Milan in aggiornamento live In cima alla lista dei desideri, stando a calciomercato.com, ci sono Upamecano del Lipsia (classe ’98), Ndicka dell’Eintracht Francoforte (classe ’99) e Ajer del Celtic (classe ’98). (Il Milanista)

Se la decisione fosse questa allora neanche l’arrivo di Rangnick, potrebbe sbloccare quello di Upamecano in rossonero. Gli ultimi, in ordine di tempo, ad aver espresso il proprio apprezzamento per il giocatore, sono stati gli scout del Barcellona. (Il Milanista)

Le perplessità riguardano soprattutto il momento che sta vivendo l’Italia e tutta l’Europa per l’emergenza coronavirus: Rangnick, infatti, è il classico allenatore che ha bisogno di tempo per trasferire il suo calcio, ma proprio adesso c’è totale incertezza sulla prossima stagione e su quando ripartirà il campionato. (Pianeta Milan)