Consulta: la legge Spazzacorrotti non può essere applicata in modo retroattivo

Avvenire INTERNO

Ha chiarito che il divieto di concessione dei benefici penitenziari ai condannati per gravi reati contro la pubblica amministrazione deve valere per i reati commessi in un periodo successivo all'approvazione della legge Spazzacorrotti.

Lo ha stabilito la Corte costituzionale facendo in particolare riferimento al divieto di misure alternative e ai benefici penitenziari per chi è condannato per alcuni reati contro la Pubblica amministrazione. (Avvenire)

Ne parlano anche altri media

Con il comunicato stampa 12 febbraio 2020 (testo in calce), l’Ufficio Stampa della Corte costituzionale ha reso nota la dichiarata illegittimità ai precetti della Costituzione, della retroattività della Legge 9 gennaio 2019, n. (Altalex)

Secondo i giudici delle leggi è illegittima, in particolare, l'applicazione retroattiva della norma che ha esteso ai reati contro la Pa le preclusioni previste dall'articolo 4-bis dell'Ordinamento penitenziario rispetto all'adozione dei benefici e delle misure alternative alla detenzione. (Il Sole 24 ORE)

La selezione del meglio del giornalismo di Repubblica. (La Repubblica)

Non c’è solo il caso Formigoni. Che la spazzacorrotti sia un pasticcio, Tempi, come molti altri giornali italiani, lo scrive da mesi. La Corte Costituzionale boccia la riforma voluta dal ministro grillino, un obbrobrio giuridico anticostituzionale. (Tempi.it)

In particolare, era stata denunciata la mancanza di una disciplina transitoria che impedisca l'applicazione delle nuove norme ai condannati per un reato commesso prima dell'entrata in vigore della legge. (La Stampa)

La Spazzacorrotti, entrata in vigore il 31 gennaio 2019, equipara la corruzione a reati come mafia, terrorismo e traffico di droga. Nessuno può essere punito, se non in base a una legge entrata in vigore prima del fatto commesso. (Il Sole 24 ORE)