Ai piedi di Xi, Macron il cinese richiamato all’ordine atlantico

Nicola Porro ESTERI

Abbiamo già scritto della visita in Europa di Xi Jinping, per tempo ed anticipandone il senso: nello scontro al calor bianco fra Washington e Berlino, Macrone sta con la seconda. Il fatto è grosso, però, ed ha spinto certi attori a scoprire le proprie carte. Macrone il cinese Feroce è l’attacco di Gideon Rachman, anzitutto contro il dittatore cinese: “dire agli europei che sono vassalli dell’America e che la Nato è un’organizzazione pericolosa, è un messaggio che la maggior parte degli europei troverà offensivo nel migliore dei casi, minaccioso nel peggiore”. (Nicola Porro)

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Molte espressioni di amicizia, tanti ricordi di storia passata ma, nella sostanza, pochi passi in avanti anche sotto l’aspetto puramente commerciale. E’ quanto è avvenuto nel colloquio fra il Presidente francese Macron e il Presidente cinese Xi Jinping (ilmessaggero.it)

Min lettura A distanza di cinque anni, il presidente cinese Xi Jinping torna in Europa e fa visita ai paesi di Francia, Serbia e Ungheria. Una triangolazione che potrebbe apparire curiosa, quantomeno interroga sui motivi che hanno spinto Xi a scegliere proprio questi interlocutori in un viaggio e un momento così importante per la diplomazia cinese. (Valigia Blu)

Secondo l’autorevole quotidiano, Xi avrebbe passato sei giorni tra Parigi, Belgrado e Budapest, per evitare il previsto inasprimento del conflitto commerciale con i 27. Riduttivo e tipicamente britannico il giudizio di Financial Times sulla ragione della missione di Xi Jinping in tre Paesi continentali, conclusa ieri 10 maggio a Budapest. (La Voce di New York)

Nessuna concessione alla Ue, dialogo con Parigi, intesa strategica con Budapest ed una vera e propria storia d’amore con Belgrado: l’appena conclusa visita del presidente cinese Xi Jinping consente di comprendere meglio l’approccio scelto da Pechino nei confronti dell’Europa, al fine di dividerla fra amici e nemici. (la Repubblica)

A due anni e mezzo dall'invasione russa del 24 febbraio 2022, e nel pieno di una guerra che, in misure modi diversi, continua a produrre effetti disastrosi per l'Ucraina, la Russia e l'Europa, viene il sospetto che le cose sarebbero meno drammatiche se si uscisse dalla bolla di ipocrisia in cui tutti dicono di volere la pace ma in realtà (Inside Over)

Xi Jinping ha concluso il suo tour da tre capitali europee in cinque notti: Parigi, Belgrado, Budapest. All’Eliseo Emmanuel Macron gli ha organizzato un banchetto con stelle dell’industria e dello spettacolo (da Bernard Arnault a Sophie Marceau). (Corriere della Sera)