Istat: la ripresa è legata a vaccino

Notizie - MSN Italia ECONOMIA

La ripresa per l'anno prossimo sarà solo parziale e comunque l'attuale quadro delle stime "risulta fortemente condizionato dall'evoluzione dell'emergenza sanitaria e dalla disponibilità e dalla tempistica di somministrazione del vaccino".

Secondo l'istituto di statistica nel 2020 il tasso di disoccupazione diminuirà portandosi al 9,4% per poi tornare a crescere nel 2021 (11%).

L'andamento del mercato del lavoro risentirà del processo di ricomposizione tra disoccupati e inattivi, oltre che della progressiva normalizzazione dei provvedimenti a sostegno dell'occupazione. (Notizie - MSN Italia)

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Il tasso dei senza lavoro diminuirà al 9,4% nel 2020 per poi risalire l'anno prossimo. L’Istat rivede al ribasso le stime sul Pil italiano. Secondo l’istituto di statistica nel 2020 il tasso di disoccupazione diminuirà al 9,4% per poi tornare a crescere nel 2021 (11%). (LaPresse)

(ITALPRESS). Lo evidenzia l’Istat nel rapporto “Le prospettive per l’economia italiana nel 2020-2021”.Nel 2020 la caduta del Pil sarà determinata prevalentemente dalla domanda interna al netto delle scorte (-7,5 punti percentuali); anche l’apporto della domanda estera netta e della variazione delle scorte risulterebbero negativi (rispettivamente -1,2 e -0,2 punti percentualiu). (Quotidiano di Sicilia)

Rispetto al 3° trimestre del 2019, l'economia era vista in flessione del 4,7%. A fine ottobre 2020 l'istituto di statistica nazionale aveva comunicato un rimbalzo del PIL del +16,1% rispetto ai tre mesi precedenti, battendo le attese che erano per un +13%. (The Italian Times)

Intanto l'Istat ha rivisto al ribasso le stime del PIL italiano relative al 3° trimestre 2020, indicando un balzo del +15,9% rispetto al 2° trimestre 2020 e una contrazione del -5% rispetto al 3° trimestre 2019. (The Italian Times)

Il commento. Dopo la crescita di luglio e agosto e la sostanziale stabilità di settembre, a ottobre l’occupazione scende lievemente a seguito del calo tra uomini, dipendenti a termine e indipendenti. Nel complesso il tasso di occupazione resta stabile al 58,0%. (Il Giornale delle PMI)

Nell’anno in corso la caduta del Pil sarà determinata prevalentemente dalla domanda interna al netto delle scorte (-7,5 punti percentuali) ma anche l’apporto della domanda estera netta e della variazione delle scorte risulterebbero negativi (rispettivamente -1,2% e -0,2%). (quoted business)