Lavoro, Istat, occupati in lieve calo ad ottobre, tasso di disoccupazione stabile.

gazzettadimilano.it ECONOMIA

Il tasso di disoccupazione è stabile al 9,8% e tra i giovani sale al 30,3% (+0,6 punti).

Nel complesso il tasso di occupazione resta stabile al 58,0%.

Il tasso di occupazione scende, in un anno, di un punto.

A ottobre, il numero di occupati diminuisce lievemente rispetto al mese precedente, al contempo aumentano i disoccupati e calano gli inattivi.

A ottobre 2020, le ore pro capite effettivamente lavorate, calcolate sul complesso degli occupati, sono pari a 35, livello di 0,8 ore inferiore a quello registrato a ottobre 2019; la differenza scende a 0,6 ore tra i dipendenti. (gazzettadimilano.it)

Ne parlano anche altre testate

La ripresa per l'anno prossimo sarà solo parziale e comunque l'attuale quadro delle stime "risulta fortemente condizionato dall'evoluzione dell'emergenza sanitaria e dalla disponibilità e dalla tempistica di somministrazione del vaccino". (Notizie - MSN Italia)

E’ quanto spiega l’Istat nelle ‘Prospettive per l’economia italiana 2020-2021’. Secondo l’istituto di statistica nel 2020 il tasso di disoccupazione diminuirà al 9,4% per poi tornare a crescere nel 2021 (11%). (LaPresse)

Nel complesso il tasso di occupazione resta stabile al 58,0%. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di un punto. (Il Giornale delle PMI)

PIL 2020 dati Istat: Italia in recessione tecnica. Intanto l'Istat ha rivisto al ribasso le stime del PIL italiano relative al 3° trimestre 2020, indicando un balzo del +15,9% rispetto al 2° trimestre 2020 e una contrazione del -5% rispetto al 3° trimestre 2019. (The Italian Times)

A fine ottobre 2020 l'istituto di statistica nazionale aveva comunicato un rimbalzo del PIL del +16,1% rispetto ai tre mesi precedenti, battendo le attese che erano per un +13%. Occhi puntati sulla Germania che diffonderà i dati preliminari sul Pil del primo trimestre il 15 maggio 2020 mentre tre giorni prima arriveranno quelli della Gran Bretagna. (The Italian Times)

Nel 2021 il contributo della domanda interna tornerebbe positivo (+3,8%) cosi come quello della domanda estera netta (+0,3%), mentre le scorte fornirebbero un marginale contributo negativo (-0,1%). (quoted business)