Auto elettriche, tra 6 anni costeranno meno di quelle a benzina (se la transizione funziona)

Corriere della Sera ECONOMIA

La transizione Senza forti politiche di indirizzo, sottolinea la ricerca, le auto elettriche a batteria raggiungeranno invece una quota di mercato dell’85% e i furgoni solo l’83% entro il 2035.

Le ultime a raggiungere la parità, fra sei anni, saranno le auto più piccole (segmento B).

I veicoli a motore termico continuerebbero a essere ancora venduti, pregiudicando l’obiettivo di decarbonizzazione che la Ue si è posta per il 2050. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

L'inquietante cimitero di auto da car sharing nei dintorni di Parigi, che oggi sono abbandonate alle intemperie. Per chi non la conoscesse, Autolib era un’azienda, inaugurata nel 2011, nata con lo scopo di produrre veicoli elettrici destinati al car sharing di Parigi, con alcune delle sue vetture usate anche a Milano e Torino. (Quotidiano Motori)

Un rapporto di Bloomberg citato dal Corriere rivela che entro il 2035 si venderanno soltanto auto e furgoni elettrici, e il motivo è molto semplice: tra sei anni, dunque entro il 2027, le auto elettriche costeranno meno rispetto a quelle con motore a benzina o diesel. (InvestireOggi.it)

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Il prezzo delle batterie è destinato a scendere (di circa il 58% entro il 2030), per questo anche quello delle auto elettriche. editato in: da. Le auto elettriche oggi stanno vivendo un buon momento, sono sempre di più gli automobilisti che decidono di affidarsi ad una motorizzazione a zero emissioni. (Virgilio Motori)

L’innovativa gamma di fluidi Castrol ON per la gestione termica delle batterie degli EV, favorendo una più ampia autonomia, tempi di ricarica più rapidi e una maggiore durata, accelerano ulteriormente l’utilizzo di mezzi a propulsione elettrica. (QN Motori)

In un documento emesso ieri la VDA sottolinea che "mentre ogni mese vengono immatricolate quasi 60.000 nuove auto elettriche in Germania, il numero di punti di ricarica accessibili al pubblico cresce solo di poco meno di 1.000 unità al mese". (Giornale di Sicilia)