Variante Omicron, Locatelli: Meno pericolosa di Delta ma può causare malattia grave

TgVerona SALUTE

Il messaggio che la variante Omicron “si connoti dall’incapacità di provocare la malattia grave non è corretto, è meno pericolosa di Delta ma ha la capacità di indurre la patologia grave e anche fatale”.

Poi, a una domanda sulle cure, ha risposto: “C’è stata grande attenzione anche alle cure per Covid-19 come gli anticorpi monoclonali e i farmaci antivirali.

Lo ha precisato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, nel suo intervento alla conferenza stampa sugli ultimi provvedimenti anti Covid adottati dal governo. (TgVerona)

Ne parlano anche altri giornali

“Con la variante Omicron il booster copre per l’88% e per il 65% nel caso di ciclo primario, in base ai dati che ci arrivano dal Regno Unito”. Lo ha detto il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, nel corso della conferenza stampa con il premier Draghi. (Blitz quotidiano)

Ecco perché è fondamentale insistere sulle vaccinazioni». Chigi Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it (Quotidiano di Puglia)

Allora – conclude Lopalco – meglio impegnarsi per mettere a punto dei vaccini polivalenti Lo dice a Nursind Sanità Pierluigi Lopalco, epidemiologo e docente di Igiene all’Università del Salento. (Dire)

«L'Assistance publique - Hôpitaux de Paris, il consorzio pubblico degli ospedali universitari dell'area della capitale francese, ha reso pubblici i primi dati sui ricoveri per variante Omicron Le analisi suggeriscono una protezione contro l'infezione con Omicron dell'ordine di solo «dal 30 al 40%» dopo la terza dose. (Il Gazzettino)

Source: agi “La scelta dell’obbligo vaccinale per gli over 50 – ha concluso il coordinatore del Cts – ha un suo solido fondamento scientifico e i 2,3 milioni di italiani non ancora vaccinati per i quali è stato previsto trovano protezione proprio grazie a questo obbligo”. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Di quest’ultimo aspetto ha parlato anche l’epidemiologo Thibault Fiolet in un’intervista a LCI ripresa dal Messaggero: “Secondo l’ultima analisi di Public Health England, l’efficacia della dose di richiamo diminuisce poco dopo dieci settimane“, ha detto. (Telemia)